Il Vescovo: “L’amore di Dio deve farci sentire fratelli, uomini e donne che sanno condividere l’esperienza umana”.
Il Sindaco: “Oggi più che mai, la Sua presenza in mezzo a noi è un segno di speranza”
La Redazione – Questa mattina a Baia e Latina, Mons. Valentino Di Cerbo, ha dato inizio alla visita pastorale presso la parrocchia di San Lorenzo Martire. Si tratta della XVI parrocchia visitata dal Pastore, a fronte delle 44 che compongono la comunità diocesana di Alife-Caiazzo.
Una domenica particolare quella che segue immediatamente le feste natalizie: la Chiesa ha ricordato il Battesimo di Cristo, l’evento che svela agli uomini la vera identità di Gesù, Figlio di Dio e il mistero dell’incarnazione.
Nell’omelia della messa celebrata nella parrocchia di San Lorenzo, il Vescovo ha parlato dell’esperienza del battesimo di Cristo come del momento fondamentale della sua vita, il momento in cui il figlio di Dio, in fila con i peccatori – simbolo dell’umanità cosciente del peccato che la segna – si lascia battezzare: “Sceglie di essere accanto agli uomini, di condividere con loro il peccato, la quotidianità difficile; ed è in quel momento che il Padre rivela al Figlio il suo amore (“Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento, Mc 1,11). L’aprirsi dei cieli alla voce di Dio, rivela la nuova sintonia tra cielo e terra, tra Dio e il mondo. Siamo ad un momento fondamentale della vita di Gesù, è il tempo in cui egli vivrà da Figlio di Dio sentendo la forza generata dall’amore del del Padre e quindi vivendo tra gli uomini l’esperienza di un amore incondizionato e gratuito”.
A questa parola del Vangelo, così commentata, Mons. Di Cerbo ha aggiunto: “Abbiamo fatto noi l’esperienza di figli amati da Dio? E quanto ci trasforma questa esperienza? E’ tale da farci vivere come Gesù, in armonia con i fratelli fino a costruire una società più giusta?”
Il Vangelo di questa domenica ha prestato bene la riflessione ad una più ampia e complessa che nei prossimi giorni il Vescovo porterà avanti in occasione della Visita pastorale a questa parrocchia: costruire insieme la pace, condividere l’esperienza di gioia e di dolore dei fratelli non senza la fede. La Visita pastorale porta Gesù buon pastore nella vita delle comunità: “È Lui a darci la luce che ci aiuta a capire chi siamo, se siamo famiglia, se siamo fratelli, se siamo una nuova umanità”.
A salutare Mons. Di Cerbo, il parroco don Leon Ivanowcz che accompagnerà il Vescovo per l’intera settimana nella visita agli ammalati, alle scuole, e negli incontri programmati. Il benvenuto anche da parte di Biagio Romano, segretario del Consiglio pastorale diocesano, e poi del sindaco Michele Santoro, già presente quando Di Cerbo ha visitato la parrocchia di San Vito e San Lorenzo, nello stesso comune: “La nostra, è una piccola comunità – le parole del primo cittadino – segnata dall’oramai perpetrato fenomeno dell’emigrazione che l’ha progressivamente indebolita numericamente ma che al tempo stesso, l’ha resa più salda in coloro che sono rimasti”. Santoro ha lanciato un appello perché la speranza, in piccoli centri segnati dalla povertà delle famiglie, dalla disoccupazione e dall’incertezza del futuro, non venga meno: “Entrambi (Chiesa e Amministrazione, ndr), ciascuno per propria parte, dobbiamo poter offrire alla nostra comunità ideali ed obiettivi concreti e realizzabili con cui costruire una società in cui si affermino i valori più positivi della natura umana, quelli con cui rendere più coesa la nostra popolazione e fare in modo che si possa guardare tutti insieme al futuro con speranza.”
Ha poi concluso, Michele Santoro: “Ci auguriamo che le proverbiali doti di accoglienza, generosità ed altruismo che vengono riconosciute ai cittadini di Latina, siano la degna cornice per questo appuntamento tanto atteso”.