Home Territorio Buonanotte Piedimonte. Manette e appalti, quando la cronaca investe una comunità

Buonanotte Piedimonte. Manette e appalti, quando la cronaca investe una comunità

759
0

La Redazione – Piedimonte Matese incredula di fronte alla notizia che questa mattina ha fatto il giro della città per finire nel giro di poche ore su giornali e tv nazionali.
Ventiquattro le persone arrestate, tra cui anche tre nomi noti in città: Domenico Ferraiuolo (segretario del Pd cittadino), Orlando Cesarini e Gabriele D’Antonio. L’indagine della Direzione Investigativa Antimafia di Napoli mette le mani (e le manette) su qualcosa di grosso: politici, imprenditori e amministratori insieme al clan casalese degli Zagaria per truccare gli appalti delle Asl casertane.
L’onda mediatica delle prime ore – secondo una logica talvolta irrispettosa – mira a fare nomi e cognomi. Parte la caccia al “chi è?”. Lo scoop è sensazionale in proporzione ai dettagli che ciascuno può dare: “È il figlio di”, “è il fratello di”, “ricopre quel ruolo”.
Il tam tam si diffonde in poco tempo.
Avanzano le ipotesi, l’incredulità, cresce il dolore e la disperazione silenziosa dei familiari, presi dall’unico desiderio di riavvolgere il nastro, tornare indietro e desiderare una giornata diversa da questa.
Nel frattempo a una comunità (perché quella di Piedimonte Matese, cittadina di poco più 11mila abitanti è una comunità, ben oltre differenze di partiti e di famiglie) accade comprensibilmente di indignarsi, ma anche di disorientarsi e non capire.
E se la delusione di questo momento trovasse conferma nelle indagini che seguiranno?
Nessuno può contraddire questa ipotesi fino a prova contraria. Ciò che è accaduto è grave e la conferma delle accuse non farebbe altro che macchiare la città, renderla debole, generando la consapevolezza che anche l’insospettabile potrebbe tradire la fiducia collettiva.
Ma ecco il momento dell’esercizio, in cui il “gioco del rispetto” altro non è che gioco di squadra (e di comunità).
Cosa direbbe Papa Francesco, tanto citato in questo  momento storico?
Chiamerebbe in causa la Giustizia? Sicuramente sì. Quella degli uomini che dovrà fare il suo corso, accertare, punire la corruzione e il malaffare, e quella Divina che chiama in causa le coscienze personali e i limiti degli uomini.  Non esiterebbe tuttavia a chiedere misericordia, rispetto, silenzio, prudenza nel giudizio.
E allora, facciamo come se avesse parlato a questa città che lentamente spegne le luci, immaginando di svegliarsi all’alba e aver fatto solo un brutto sogno.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.