Pensiero, io non ho più parole.
Ma cosa sei tu in sostanza?
qualcosa che lacrima a volte,
e a volte dà luce….
Pensiero, dove hai le radici?
Nella mia anima folle
o nel mio grembo distrutto?
Sei cosi ardito vorace,
consumi ogni distanza;
dimmi che io mi ritorca
come ha già fatto Orfeo
guardando la sua Euridice,
e cosi possa perderti
nell’antro della follia
Può tormentare o infondere gioia;
corre veloce verso mete sconosciute; quando invece è fisso può diventare pericoloso.
È il pensiero. Di esso non cogliamo spesso né sostanza né origine, ma che importa, se poi alla sua determinazione siamo costretti ad arrenderci?