I giornalisti campani uniti nel sostenere la collega Nadia Verdile, vittima di minacce,“una penna che racconta ogni giorno della nostra terra e della Reggia di Carditello con professionalità”
Giovanna Corsale – Esprimere liberamente i propri pensieri dovrebbe essere principio basilare del vivere civile soprattutto nella società attuale che si considera orientata al progresso. Ma quanto costa portare avanti la propria battaglia in nome del progresso individuale e collettivo?
Nadia Verdile, giornalista de “Il Mattino” a causa della sua battaglia a favore della Reggia di Carditello, portata avanti attraverso diversi articoli e un libro di recente pubblicazione, è stata pesantemente minacciata.
Due lettere minatorie sono pervenute nella stessa giornata alla redazione della testata napoletana, una indirizzata alla giornalista e l’altra all’ex Ministro Massimo Bray, il quale riuscì, durante il Governo Letta, a far rientrare la residenza di Carditello nel Dicastero dei Beni Culturali. Entrambi sono accomunati dalla stessa volontà di cambiare le sorti del real sito, attraverso l’istituzione di una Fondazione e interventi atti a preservarne lo splendore.
Sono tanti i giornalisti campani che intendono sposare la causa combattuta con determinazione da Nadia Verdile, “donna appassionata e giornalista tenace”, come sottolinea Antonella Palermo, presidente di Trenta Righe (associazione giornalistica). Solidarietà e supporto sono venuti da numerosi giornalisti casertani e campani, coscienti dello spirito che ha mosso la collega nella sua battaglia per Carditello
Anche la redazione di Clarus si sente in dovere di esprimere solidarietà alla collega Nadia Verdile, per amore di una terra bella e preziosa come poche altre.
Che bella la Reggia di Carditello!