Venerdì 20 la presentazione dei risultati raggiunti, presso l’Istituto Professionale di Stato per i Servizi Alberghieri e Turistici “Cappello”
Giovanna Corsale – Volge al termine un progetto che ha goduto di un ampio e variegato coinvolgimento, culminando nella creazione del “Presidio della Biodiversità dell’Alto Casertano”, promosso dal Gal e messo a punto da Slow Food Campania e Fondazione Slow Food per la Biodiversità, avvalendosi della collaborazione di Slow Food “Massico e Roccamonfina” “Matese” e “Volturno”.
Il progetto si basa sull’intenzione, ben riuscita, di portare alla luce le coltivazioni tipiche del territorio altocasertano, sottoponendole ad un monitoraggio costante e al fine di creare vere e proprie filiere del gusto.
Venerdì, 20 febbraio, nella sede dell’Istituto Professionale di Stato per i Servizi Alberghieri e Turistici “Cappello” di Piedimonte Matese sarà presentato il resoconto del lavoro svolto.
All’incontro, che inizierà alle 11.00, è prevista la partecipazione dei sindaci dei Comuni protagonisti Slow Food, dell’Assessore Regionale Daniela Nugnes, dei rappresentanti del Gal Alto Casertano e di alcune condotte Slow Food chiamate in causa dell’iniziativa.
La conferenza verrà introdotta da un Laboratorio del Gusto alle 9.30, coordinato da Domenico Gaudio, Fiduciario Slow Food, in cui si esporranno i prodotti selezionati e rivolto agli studenti degli Istituti Alberghiero e Agrario di Piedimonte.
Si ricorda che i 15 prodotti, ai quali è stato attribuito il marchio slow food dopo una serie di valutazioni sperimentali, sono i seguenti: Cipolla di Alife, Oliva Caiazzana, Fagiolo Cerato, Cece di Teano, Aglio di Teano, Lupino Gigante di Vairano, antiche varietà della Castagna di Roccamonfina, Caso peruto, Pomodoro riccio del Caiatino, Oliva corniola, Cacioforte di Statigliano, Segale di Letino, Patata di Letino, Mais e fagiolo di Gallo Matese, Mela scrocca.
Sulla locandina in basso è presente l’elenco completo delle personalità che presenzieranno l’evento.