Quaresima, sinonimo di ascolto ed apertura verso sé stessi, il prossimo e il territorio, nel segno della tolleranza. Questo e tanto altro nel numero di Clarus febbraio
La Redazione – Quaresima come punto di partenza per ricostruire il “proprio rapporto personale con Gesù”. Su questo concetto si focalizza l’editoriale del Vescovo Di Cerbo che apre il numero di febbraio di Clarus. Occorre far fruttare il periodo quaresimale, uscendo dagli schemi individualisti oggi predominanti per “servire” il prossimo.
Sempre nell’ottica dell’accoglienza e difesa di chi cerca aiuto, perché si sente oppresso dal proprio disagio, la testimonianza del dott. Davide Cinotti, responsabile del Centro diocesano per la famiglia “Mons. Angelo Campagna”, il quale ci ha illustrato uno dei casi più delicati seguiti dagli specialisti del centro, quello di una ragazza che fa uso di stupefacenti, credendo di poter trovare nella sostanza che regolarmente assume quella gratificazione che forse i suoi genitori non hanno mai saputo offrirle. Il confronto col dott. Cinotti ci ha permesso di allargare il discorso alle tante situazioni critiche presenti a Piedimonte Matese, situazioni di giovani che sempre più spesso scelgono come surrogato della loro solitudine le droghe, messe a disposizione dalla piazza dello spaccio della città e dintorni.
Segue una parentesi sull’iniziativa del Pontificio Consiglio per la promozione della Nuova Evangelizzazione, 24 ore per il Signore, che fa leva sul messaggio di Papa Francesco incentrato sulla necessità della preghiera.
La visita pastorale fa tappa nella Forania di Ailano. Cristina Palumbo, Presidente dell’Azione Cattolica, ci propone la sua riflessione sull’invito a chiedersi se è stato fatto abbastanza per salvaguardare il rapporto tra Chiesa e territorio che Mons. Di Cerbo rivolge ai partecipanti al Convegno di apertura tenutosi ad Ailano.
Cronaca a 360 gradi con le consuete pagine che riportano i fatti del territorio accaduti nelle ultime settimane.
Come ha reagito la comunità di Alife dinanzi al progetto di un biodigestore anaerobico per rifiuti organici da realizzare nella zona industriale del Comune? Quali le motivazioni che hanno spinto alcuni cittadini a coalizzarsi in un Comitato per la tutela della salute e dell’ambiente? Clarus tratta questo scottante argomento in un approfondimento che occupa le pagine successive alle notizie di cronaca.
In chiusura, alcune considerazioni sui risultati ottenuti dal progetto di educazione alimentare “Ri-facciamo Merenda” promosso dal Gal Alto Casertano e attuato nelle scuole dei 48 comuni coinvolti nell’iniziativa.