I funerali del giovane Andrea Leone, di Ailano, scomparso prematuramente la scorsa settimana
La Redazione – Sabato nella Chiesa di San Giovanni ad Ailano si sono svolti i funerali di Andrea Leone, il giovane morto la notte del 23 febbraio nel piccolo comune matesino.
Una grande folla soprattutto di giovani, si è radunata per dare l’ultimo saluto al giovane Andrea, persona mesta e riservata, conosciuto e stimato da tutti in paese.
La celebrazione è stata guidata dal parroco, don Nicola Pinelli, che nell’omelia si è rivolto ai genitori di Andrea con queste parole: “Carissimi Marisella e Michele …”. Un gesto molto forte quello di don Nicola, che ha scosso i presenti. Chiamare per nome le persone e rivolgersi a loro in un momento di dolore così tremendo è la testimonianza della conoscenza personale dei propri fedeli, motivo di vanto delle piccole Comunità che caratterizzano la nostra Chiesa diocesana. Dopo aver letto una preghiera che lui stesso ha scritto, il parroco ha quasi sussurrato la sua discreta ma reale vicinanza in un momento così tragico non solo per i familiari ma per la Comunità tutta. “…al vostro dolore di genitori, si unisce il dolore di una intera Comunità che si vede privata di un giovane, nel pieno delle sue forze, nel meglio della sua giovane vita. Giovane in cui erano riposte tante speranze, giovane con il desiderio di vivere e di sognare…”. Nonostante il dolore, don Nicola ha chiesto ai familiari e agli amici di guardare alla speranza che i cristiani portano con sé, una speranza che “ha un nome ed un volto: Gesù Cristo. … La nostra condizione è quella di figli e proprio questo ci permette di sconfiggere la paura, l’angoscia esistenziale che ci fa sentire in balia dei pericoli e delle incertezze, costantemente minacciati ed insicuri”.
Invito chiaro per i familiari, per gli amici e per la Comunità tutta, a rivolgersi a Dio, invito severo e forte che solo i pastori, le guide spirituali che vivono la fede possono fare.
Il dolore della famiglia e dell’intera Comunità è stato espresso anche mediante le parole del prof. Antonio Ferraro, membro del Consiglio Pastorale, e del giovane Alessandro Cafasso, coetaneo e compagno di scuola dello stesso Andrea nonché membro dell’attuale Amministrazione comunale.
Ferraro ha ricordato l’orgoglio, in particolar modo del padre Michele, allorquando parlava del figlio Andrea che era ‘sotto le armi’, e con queste parole ha messo in chiaro come le speranze dei genitori siano riposte nei figli. Il discorso ha poi aperto un valico importante: quello della certezza che Andrea stia adesso guardando la sua famiglia da una prospettiva diversa, una prospettiva nuova: quella che dal cielo guarda la terra. L’invito è stato ad “alzare gli occhi un po’ più su incrociandosi con la visione celeste di tutti i beati e con lo sguardo stesso di Dio.
L’amico Alessandro ha voluto rivolgersi ad Andrea in piazza, forse proprio per evitare che anche il momento del suo saluto fosse visto come un qualcosa di istituzionale, e lì si è rivolto a lui e alla sua famiglia da amico, circondandosi degli amici della ‘mitica’ sezione”A’ della “classe ’87” frequentanti le Scuole Medie di Ailano. “Riaffiorano, carissimo Andrea, i ricordi del nostro tempo vissuto insieme, il tuo sorriso e la tua ironia, che rendevano alto l’umorismo della nostra classe … a volte bastava un tuo semplice gesto o una tua semplice frase per armonizzare tutti noi”.
Dalla Chiesa il corteo si è portato al cimitero di Ailano. Alla famiglia Leone e agli amici va la nostra cordiale vicinanza assicurando una preghiera.