La Redazione – Si è conclusa nella mattinata di oggi una vasta e complessa operazione condotta dai Carabinieri di Casal di Principe, che ha portato all’esecuzione di un ordine di custodia cautelare in carcere ai danni di 42 individui, su ordinanza del GIP del Tribunale di Napoli.
Sui soggetti arrestati gravano diversi capi d’accusa: associazione per delinquere di stampo mafioso, estorsione e ricettazione con l’aggravante del metodo mafioso. L’indagine, avviata nel 2012, ha permesso ai militari di mettere allo scoperto gli elementi essenziali dell’organizzazione casalese, retta da Carmine Schiavone, figlio di Francesco detto “Sandokan”. Nel corso delle indagini è stata accertata, ad esempio, l’esistenza di una “cassa comune”, dalla quale venivano attinti gli stipendi per gli affiliati delle fazioni Schiavone, Zagaria e Iovine, assicurandosi in questo modo un controllo ancora più saldo dell’Agro aversano.
Inoltre, i Carabinieri hanno posto sotto sequestro una quantità indicibile di armi da fuoco, di tipo e taglia diversi: 2 kalashnikov, 1 fucile d’assalto, 2 fucili a pompa, 1 fucile sovrapposto, 1 mitragliatrice, 4 pistole e munizioni di vario genere.
A ciò vanno aggiunti ben venti episodi di estorsione ai danni di imprenditori e commercianti del territorio, costretti a cedere dai 1.500 ai 5.000.
Riportiamo in allegato il comunicato dei Carabinieri contenente la ricostruzione dettagliata dell’operazione.
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