Laboratori didattici, mostre e degustazioni che hanno permesso anche di scoprire da vicino le ricchezze del Matese
La Redazione – A testimoniare la salubrità di una terra sono i prodotti che da essa fioriscono. Il Buonolio Salus Festival è stato pensato tenendo fermo il principio secondo cui il buon gusto deriva innanzitutto dalla genuinità.
Ieri si è svolta la serata conclusiva del Festival dedicato all’olio extravergine, alle sue proprietà organolettiche e agli svariati usi e abbinamenti che lo vedono protagonista in cucina. L’evento, iniziato sabato scorso e organizzato dalle Associazioni GastroliART e Duc in Altum, si è svolto presso La Tour D’Argent – Grand Restaurant, raffinato locale di Gioia Sannitica, che ha fatto da cornice a diversi eventi nell’evento finalizzati a rivelare il multiforme universo dell’olio d’oliva.
Laboratori del gusto, mostre di pittura e di artigianato, diverse sedute di assaggio e un concorso hanno costituito il ricco programma di conoscenza delle realtà olearie italiane ed europee.
Riprendendo l’affermazione iniziale, la purezza dell’extravergine d’oliva riflette la generosità di una terra, come nel caso del Matese che si è distinto anche in seno al Buonolio Festival. Si pensi al successo riscosso dal Timballo di polpo con paté di olive caiazzane, piatto realizzato dall’Istituto Alberghiero di Piedimonte Matese, che ha conquistato il palato degli esperti giurati, ottenendo il secondo posto nel Concorso enogastronomico intitolato L’olio al Centro. Tante le scoperte che si sono susseguite nel corso del Buonolio Salus Festival grazie alla competenza di professionisti del settore, i quali hanno contribuito in maniera efficace ad approfondire la conoscenza di uno degli elementi topici della cultura italiana.
Nella foto, un timballo di polpo e paté di olive caiazzane preparato dall’Istituto Alberghiero di Piedimonte Matese (foto da Facebook)