Il corso mira a valorizzare un prodotto di cui il territorio matesino va fiero
La Redazione – Il tartufo rappresenta una delle risorse più ambite del territorio matesino, non soltanto per il sapore pregiato e per la sua versatilità in cucina che lo caratterizzano, ma anche per la curiosità che le sue proprietà organolettiche destano.
Il Parco Regionale del Matese, degno componente dell’Associazione Nazionale Città del Tartufo, ospita il progetto formativo denominato Tecniche di micorrizazione con funghi del genere Tuber spp (Tartufi).
Il progetto, promosso dalla Regione Campania, Dipartimento della Salute e delle Risorse Naturali Direzione Generale Politiche Agricole Alimentari e Forestali – UOD Caserta è iniziato il 10 aprile e terminerà il 22 settembre 2015.
Destinatari del corso sono vivaisti forestali della Provincia di Caserta, ai quali verranno trasmesse nozioni di marketing, strategia imprenditoriale e tecniche.
Il settore tartuficolo è oggetto d’interesse di molti cultori e semplici appassionati, per i quali esso rappresenta un mondo ancora tutto da scoprire. Si ricorda che soprattutto nella zona del Matese il tartufo vanta una presenza piuttosto sensibile, ma purtroppo non tutelata da una politica agricola né da un marchio appropriati, grazie ai quali esso potrebbe essere annoverato tra le eccellenze del territorio.