La parola fa l’uomo umano: questo il tema del confronto col prof. Alici, al quale gli studenti hanno partecipato con acceso entusiasmo
Giovanna Corsale – Ieri mattina l’Aula Magna del Liceo “Galileo Galilei” di Piedimonte Matese per un’ora ha assunto le sembianze di un’aula universitaria, dove gli alunni del liceo e e dell’Istituto Industriale, accompagnati dai loro insegnanti, hanno assistito ad una di quelle lezioni che non si dimenticano tanto facilmente. Ospite del dibattito moderato da don Emilio Salvatore ed inserito nel Festival della Parola iniziato da pochi giorni, è stato il filosofo Luigi Alici, ordinario di Filosofia Morale all’Università di Macerata, già Presidente dell’Azione Cattolica Italiana e tra i maggiori intellettuali contemporanei.
Il prof. Alici, attraverso un linguaggio semplice ma efficace, si è confrontato con i ragazzi sul tema La parola fa l’uomo umano, incentrando il discorso sul “valore” che ogni parola detta possiede. È indispensabile riconoscere alla parola la funzione di “medium”, funzione tutt’altro che superficiale. Essa svolge il compito di tenere unito il molteplice che la realtà incarna, ricucendo le differenze generazionali, temporali e storiche. La funzione di legante che la parola assolve rappresenta il discrimine tra la comunicazione, intesa etimologicamente nel senso di “azione in comune” tra persone, e le tipologie comunicative del web di oggi, molto persuasive e al tempo stesso pericolose in quanto, basandosi sulla simultaneità, escludono il cambiamento e quindi precludono all’uomo la possibilità di crescere in umanità.
Grazie alla sua acuta riflessione il filosofo Luigi Alici è riuscito a lanciare un messaggio forte ai presenti, con i quali si è stabilita da subito un’interazione stimolante, che ha permesso di mettere l’accento sull’importanza del dialogo e su come esso si sia declinato dall’antichità fino ai giorni nostri.
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