Clarus, una redazione aperta a storie e racconti degli studenti
La Redazione – “La sfida della stampa diocesana che oggi più che mai deve ripensarsi e trovare nuove strategie per affrontare la crisi dell’editoria (…). Va analizzato con attenzione il coraggio di chi, con volontà e sacrifici, apre nuove iniziative editoriali, ma anche innova e rilancia le modalità di presenza tra la gente dei giornali legati alle diocesi italiane”. Poche righe ben sintetizzano l’articolo di Ilaria Solaini comparso oggi su Avvenire che racconta lo sforzo e la ricerca di originalità di molte testate diocesane che oggi più che mai fanno i conti con le ristrettezze economiche imposte dai tagli all’editoria.
Clarus, pur non rientrando nella categoria dei giornali sottoposti al nuovo ordine economico di Governo, segue con apprensione la sorte di numerose testate diocesane, per certi aspetti, sorelle, che raccontano, rivelano, incarnano il Vangelo attraverso righe e immagini, frutto dell’impegno di giornalisti professionisti, pubblicisti, collaboratori e amici volontari.
“È il momento di non mollare. Occorre resistere alla tentazione di ridurre pagine e contenuti per tentare di fare quadrare i conti”: così Francesco Zanotti, presidente Fisc (Federazione Italiana Settimanali Cattolici) nel suo articolo a corredo della pagina di Avvenire, incitando a non smettere il coraggioso impegno di comunicare e dare voce all’umana quotidianità che nei giornali cattolici trova e troverà sempre spazio per essere raccontata; e citando Papa Francesco, ricorda: “Lui vuole una chiesa in uscita, verso le periferie esistenziali e geografiche. I nostri giornali sono avamposti dell’evangelizzazione. (…) Giungono nelle case di chi non frequenta associazioni e movimenti cattolici…”.
Al centro della pagina, un box riservato a Clarus, allo spazio che il nostro mensile (e il nostro sito) dedicano agli studenti del territorio e in particolare alle storie di piccoli successi di cui è ricco l’Alto Casertano.
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