Edito da Città Nuova, è una raccolta degli otto racconti vincitori del concorso letterario “Un giorno ho incontrato”, promosso dalla Biblioteca diocesana San Tommaso d’Aquino della diocesi di Alife-Caiazzo
Giovanna Corsale – Cos’è la fede? Quali cambiamenti arreca all’animo la scelta di “credere”? La scoperta della Parola di Dio desta emozioni diverse, solca esperienze diverse, eppure le tiene unite come un filo invisibile. Quando Dio entra nella vita di un individuo, prende corpo la dimensione dell’incontro, la stessa in cui si riflettono gli innumerevoli percorsi di fede. È nella “coralità” dell’esperienza religiosa che il singolo riconosce la propria storia affine alle altre.
In questa direzione procedono i racconti che compongono Tante storie, una storia. Un giorno ho incontrato… Daniele, Tobia, Ruth edito da Città Nuova, racconti vincitori del concorso letterario “Un giorno ho incontrato” promosso dalla Biblioteca diocesana San Tommaso d’Aquino. Inserito nell’Anno della Parola, 2014-2015 indetto dalla Diocesi di Alife-Caiazzo e in linea col Festival della Parola, il volume consta di otto racconti: sei per la categoria dei giovani e due per quella degli adulti.
Le storie, seppur differenti negli stili adottati, sono accomunate da un impellente bisogno di amore e comprensione che le attraversa interamente. Uscire dalla dimensione di autoreferenzialità, spesso esasperata dall’uomo, non è cosa facile per i personaggi dei racconti, i quali, sulla falsariga di quelli biblici, diventano consapevoli della complessità che denota il sentimento religioso.
Sull’incontro dell’Altro attraverso la preghiera si fonda la metamorfosi interiore vissuta da Mario, protagonista di La pace e la vita, come unico modo per tenere lontano l’angosciante pensiero della guerra. La fede sinonimo motivo di salvezza e speranza in un futuro migliore è il nucleo tematico di Kobane, che narra la storia di una città sotto assedio, la quale tuttavia trova nella fede l’occasione per rinascere nelle sembianze di una terra felice. Dalla paura di chiudersi troppo in se stesso si origina il bisogno di religiosità che pervade il protagonista di Bilanci, il quale vive in una perenne tensione verso la verità.
Talvolta, è proprio ponendosi in sintonia con il sacro che l’uomo riscopre la bellezza e la necessità di sentimenti come l’amicizia e l’amore. Questo aspetto caratterizza Redenzione (Voce di uno che grida nel deserto), Un giorno ho incontrato un supereroe e La furia del Silenzio. Di un amore maturo, consapevole, ma soprattutto totale si nutrono invece i protagonisti dei due racconti in cui si esaurisce la categoria degli adulti, Con le mani ho visto Dio e Talea Buona, dove il dono della fede è il frutto di una conquista che rinvigorisce l’esistenza.
Pur differenziandosi nel ritmo della narrazione, più o meno agile, c’è qualcosa che accomuna gli otto racconti in questione e cioè il timore che caratterizza ogni singolo protagonista e che si manifesta nel gesto di apertura al divino. Nel punto di massima vicinanza a Dio, l’uomo accetta di mettersi a nudo svelando la sua consustanziale fragilità e nel contempo concedendosi nuove possibilità di rinascita.