Le ricchezze enogastronomiche e paesaggistiche protagoniste indiscusse della diciottesima edizione
La Redazione – Ormai ci siamo! Da questa sera Gioia Sannitica ospiterà l’evento che caratterizza l’estate in paese, un evento organizzato dalla Pro loco Gioiese e in programma fino a martedì 18 agosto.
Al centro dell’attenzione le leccornie appartenenti alla tradizione enogastronomica gioiese e del Matese, che conserva dei tratti davvero interessanti e tutti da scoprire.
Come preannunciato nella conferenza stampa svoltasi lo scorso 6 agosto, gli spettacoli nei quali si articolerà la manifestazione avranno come sfondo piazza Giovanni Paolo II, cuore pulsante di Gioia e luogo di ritrovo dell’intera comunità e dei tanti turisti che come ogni anno raggiungeranno il paese per trascorrere un po’ di tempo in allegria.
Al centro dell’attenzione le leccornie appartenenti alla tradizione enogastronomica gioiese e del Matese, che conserva dei tratti davvero interessanti e tutti da scoprire.
Come preannunciato nella conferenza stampa svoltasi lo scorso 6 agosto, gli spettacoli nei quali si articolerà la manifestazione avranno come sfondo piazza Giovanni Paolo II, cuore pulsante di Gioia e luogo di ritrovo dell’intera comunità e dei tanti turisti che come ogni anno raggiungeranno il paese per trascorrere un po’ di tempo in allegria.
A quanti vorranno partecipare sarà data la possibilità di conoscere le particolarità paesaggistiche e storiche di Gioia Sannitica, che con il clima sereno dell’estate risaltano ancora di più.
La kermesse riserverà ampio spazio ai piatti tipici del “fatto in casa”, ricchezze intramontabili, dagli gnocchi alle pappardelle, dagli scialatielli ai fusilli finendo ai cicatielli, e a base del fungo porcino del Matese, con arrosti misti, trippa soffritto, melanzane ed i classici peperoni imbottiti, senza dimenticare la porchetta, gli abbuoti, gli spiedini, la carne di maiale con i peperoni, i salumi ed i formaggi tipici matesini.
La kermesse riserverà ampio spazio ai piatti tipici del “fatto in casa”, ricchezze intramontabili, dagli gnocchi alle pappardelle, dagli scialatielli ai fusilli finendo ai cicatielli, e a base del fungo porcino del Matese, con arrosti misti, trippa soffritto, melanzane ed i classici peperoni imbottiti, senza dimenticare la porchetta, gli abbuoti, gli spiedini, la carne di maiale con i peperoni, i salumi ed i formaggi tipici matesini.
Parole di soddisfazione e riconoscenza nei confronti degli organizzatori sono state espresse dal sindaco Michelangelo Raccio e da alcuni esponenti del team amministrativo, come l’Assessore Paola Damiano.