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Il Cardinale Carlo Maria Martini moriva il 31 agosto 2012. Dalle sue parole l’identità del cristiano

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La Redazione – Cade oggi la data della morte del Card. Martini, uomo di Dio, “senza confini” della mente e del cuore, scomparso a 85 anni.
Biblista ed esegeta, per ben 23 arcivescovo di Milano.
Un dono per la Chiesa, e una spina nel fianco di quanti – tra i numerosi conservatori – non hanno saputo e non riescono ancora oggi (nella Chiesa) a guardare oltre i sicuri spazi delle proprie convinzioni.
L’uomo della “diversità”, del coraggio, della prudenza saggia, del dialogo appassionato. Un uomo senza timori.
Lo ricordiamo perchè spesso (troppo spesso) le sue parole e il suo insegnamento ritornano e ci ricordano la bellezza di essere cristiani senza paura, che camminano a testa alta nel mondo, che testimiano Cristo perchè l’hanno incontrato e conosciuto.
Più volte in queste settimane, una sua riflessione, attraverso le parole del nostro vescovo Valentino Di Cerbo, è tornata a farsi sentire: chi è il cristiano?
Ve la proponiamo nella sua semplicità e immediatezza, ripresa proprio dalle pagine di uno degli scritti del Cardinale.

tronco albero carlo maria martini

“Mi riferisco a una recentissima inchiesta sul valore dell’Europa che propone la divisione degli europei, cristiani e non, in cinque tipi, che voglio indicare con un’immagine botanica.
Ci sono i cristiani della linfa, che stanno al centro dell’albero e quindi ne ricevono il necessario nutrimento; sono coloro che frequentano la parrocchia abitualmente e attivamente, collaborando al cammino della comunità.
Ci sono i cristiani del midollo, che stanno attorno; frequentano la chiesa, danno dei contributi economici per le sue necessità, però non collaborano in maniera stabile alle diverse organizzazioni. Noi li chiamiamo i semplici praticanti.
In terzo luogo, i cristiani della corteccia, che vivono marginalmente rispetto alla comunità cristiana, pur professando di appartenervi. Costoro vanno in chiesa alcune volte l’anno, compiono i principali atti religiosi della vita parrocchiale (battesimi, matrimoni, funerali), ma non si impegnano più di tanto.
Segue la categoria di quelli che nell’immagine botanica si potrebbero chiamare il muschio  attorno alla corteccia; pur essendo stati battezzati e avendo ricevuto nei primi anni un’educazione cristiana, si sono allontanati, per loro scelta, dalla Chiesa. Sono i lontani di prima generazione. Infine, ci sono persone che non appartengono a nessun tipo di Chiesa, per educazione, non per scelta, dal momento che o non sono state battezzate o, se battezzate, non hanno avuto nessun altro segno o invito all’appartenenza. Sono i lontani di seconda generazione”.

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