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Biogas Alife, in Comune si fa il punto della situazione

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Il Comitato per il no: “Fare chiarezza sugli iter burocratici e sgomberare il campo da allarmismi, la battaglia contro il biodigestore è tutta da giocare”

La Redazione – Un incontro utile a fare il punto della situazione, per smentire dicerie, per riconfermare l’impegno alla lotta in difesa del territorio. Il dibattito pubblico che ieri sera ha avuto luogo nella sala consiliare del Comune di Alife ha visto protagonista ancora una volta la tenacia e soprattutto la preparazione dei membri del Comitato per la Tutela della Salute e dell’Ambiente, che affiancati dal sindaco Giuseppe Avecone e dai legali incaricati, hanno confermato ai cittadini presenti la volontà di proseguire nella battaglia contro il biodigestore proposto dalla General Construction, aggiornandoli sullo stato delle cose, sui passi compiuti e su quelli ancora da muovere.
Bella la partecipazione della cittadinanza, rassicurata dagli intervenuti circa le voci preoccupanti e infondate che di recente sono circolate, tra cui quella di un presunto dietro front del Comitato. Ma soprattutto è stato dissipato il dilemma che riguardava la delibera di Giunta regionale n.381 del 07/08/2015, che introduce nuove direttive per la gestione dei rifiuti urbani in Campania e che – è stato detto – mette al riparo il Comune di Alife da un biodigestore visto che si parla di futuri impianti pubblici di gestione dell’organico che andranno ad affiancare gli STIR già esistenti; inoltre, secondo la delibera, nelle more di realizzazione dei suddetti impianti la frazione organica selezionata dal rifiuto urbano sarà conferita presso impianti localizzati fuori regione. Dunque un punto a favore del no al biogas, come rimarcato da Gianfranco Di Caprio, parte attiva del Comitato e consigliere comunale ad Alife. Suo l’intervento più tecnico della serata, che ha approfondito il tema delle procedure burocratiche di approvazione del progetto biodigestore da parte della Conferenza generale dei servizi, che però si è riunita finora una sola volta. Una procedura complessa dato l’alto numero di enti chiamati ad esprimersi, e in seno a cui si distinguono la commissione AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale) e la commissione VIA (Valutazione Impatto Ambientale).
Nel corso del mese di luglio – e questo è stato il racconto del sindaco Giuseppe Avecone – il Comune di Alife ha partecipato a due sedute della VIA, presentando tutta la documentazione raccolta nei mesi precedenti, e ricevendo però un’accoglienza incerta. Sembra vi sia stato un parere favorevole al progetto, ma con diverse prescrizioni. Dopo la pubblicazione dell’atto, il Comitato valuterà assieme al suo legale, se impugnarlo o meno e far valere le proprie ragioni in Commissione AIA. Una partita che pare quindi ancora aperta e su cui i timori della cittadinanza alifana sull’imminente avvio della costruzione del biodigestore appaiono infondati.
Tra gli intervenuti anche Annamaria Gregorio, per conto dell’Ufficio diocesano per i problemi sociali e del lavoro che dirige, parte attiva nel dibattito sull’impianto a biogas, la quale ha informato i presenti sulla manifestazione che si sta svolgendo ad Acerra nella giornata odierna; un evento a cui hanno preso parte anche alcuni membri del Comitato, momento finale di un percorso di sensibilizzazione alla tutela dell’ambiente e soprattutto della salute, a cui partecipano tutti i vescovi della Campania in occasione della X Giornata della Custodia del Creato.

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