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Alife-Caiazzo. Mons. Valentino Di Cerbo ai catechisti: “Voi siete la famiglia di Dio”

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In Cattedrale l’Assemblea dei catechisti col vescovo Valentino Di Cerbo. Catecumenato crismale e formazione dei genitori: una Chiesa legata alle “nozioni” non cresce, non sarà in grado di intercettare i bisogni concreti del mondo

La Redazione – “La famiglia di Dio”. Così il vescovo Valentino Di Cerbo ha definito la numerosa assemblea di catechisti riunita ieri in Cattedrale ad Alife.
Circa 200, accompagnati anche da alcuni parroci, provenienti da tutta la Diocesi di Alife-Caiazzo “per interrogarci e aprirci a nuovi orizzonti”, così il vescovo Di Cerbo nell’ampio intervento di apertura.
Un’assemblea che mancava in Diocesi da diversi anni, indispensabile a fare il punto della situazione dopo un anno di nuove sperimentazioni e prima che le Norme diocesane sull’Iniziazione cristiana vengano accolte in via definitiva da tutte le parrocchie.
Un’assemblea anche per esprimere gratitudine al Signore, come ha sottolineato Mons. Di Cerbo, per la presenza di giovani e adulti che portano gratuitamente nella ferialità il Vangelo, portano Gesù come modello di vita, di gioia, di liberazione. E più volte, citando Papa Francesco, il Vescovo ha richiamato l’Evangelii gaudium, e l’essenza di un documento che racconta la gioia di partecipare alla missione di Gesù Cristo, di cui catechisti ed educatori sono protagonisti partecipi: “La nostra disponibilità feriale dice la volontà di essere collaboratori protagonisti dell’edificazione del Regno”.
Una parola su tutte: rinnovamento. Mons. Valentino Di Cerbo ha chiesto infatti di essere pronti al cambiamento, a rinnovare la catechesi ma soprattutto a rinnovarsi: la nuova evangelizzazione – strumento lodevole del papato di Giovanni Paolo II e dei suoi successori – esprime la volontà della Chiesa di leggere le mutazioni del mondo e rielaborare la proposta educativa della Chiesa sui cambiamenti dei tempi: “La parola di Dio non cambia, il Vangelo di Gesù rimane il fondamento immutevole, ma la nuova evangelizzazione è la sfida che raccogliamo di rinnovare i linguaggi, le proposte, le idee…per annunciare il Vangelo al mondo che cambia e racchiude in sé uomini diversi, abitudini diverse”. 
A Don Vittorio Marra, vicedirettore dell’Ufficio Catechistico il compito di presentare in forma sintetica quanto esaustiva il percorso del catecumenato crismale, la novità “formativa” che si è data la Diocesi compiendo la scelta coraggiosa di posticipare l’età della Cresima, piuttosto in controtendenza rispetto ad altre realtà ecclesiali italiane che invece hanno visto abbassare l’età di coloro che ricevono questo sacramento: confermarsi nella fede per scelta, e per scelta un simile passo non può che avvenire dopo i 15, i 16 o i 18 anni di età. Il percorso del catecumenato in Diocesi, seguito nelle sue fasi di “allestimento” iniziale dal catecheta romano don Luciano Meddi, è una proposta, una chiamata, una risposta e poi lo stimolo ad essere cristiani gioiosi e poi “membra vive” e operose delle comunità di appartenenza: suscitare interesse per la proposta evangelica di Gesù, per un’esperienza di condivisione comunitaria, per un impegno concreto nella Chiesa, tutto questo è il catecumentato, non lezioni frontali, non trasmissione di nozioni e concetti “da sapere” in cambio di un sacramento “dovuto” quasi per convenzione.
Una Chiesa ferma ancora a questo pantano nozionistico dovrebbe non dormire sonni tranquilli, perché Cristo e il Vangelo sono esperienza in movimento, in azione, in divenire.
Cinzia Brandi, vicepresidente di Azione Cattolica e membro dell’Équipe per la formazione dei genitori, ha invece presentato ai catechisti il percorso biennale Dalla Religione alla Fede, riservato ai genitori che accompagnano i figli al sacramento della prima comunione: un itinerario pensato per adulti “consolidati” su pratiche religiose, ma meno consapevoli del ruolo educativo nella formazione cristiana dei figli, che ormai da due anni si sperimenta in alcune parrocchie della Diocesi.
Questo itinerario, affidato inizialmente ad un’équipe di 10 laici e 4 sacerdoti, sta passando anche attraverso le mani e la disponibilità di nuovi catechisti (ma ancora pochi), che hanno scelto di mettere in discussione la propria formazione e compiere un passo oltre, seguendo nuovi percorsi formativi personali per essere pronti ad affiancare il gruppo di riferimento diocesano.

valentino di cerbo vescovo
Al termine dell’Assemblea, la consegna degli Attestati a coloro che hanno frequentato il I biennio della Scuola diocesana per Operatori pastorali

“Evangelizzare in tutte le direzioni”, questo ha chiesto il Vescovo all’Assemblea riunita in Cattedrale, e perché ciò avvenga, “non manchi la formazione costante e rinnovata”: condizione necessaria posta da Di Cerbo, un atto di responsabilità chiesto ai catechisti prima e durante la missione di evangelizzazione: sono 2 pertanto le occasioni formative riservate ai catechisti che la Diocesi sta pianificando per i prossimi messi: laboratori di catechesi e spiritualità che si terranno durante i week end e i nuovi corsi della Scuola per Operatori pastorali attiva per i prossimi due anni (come già avvenuto negli anni appena trascorsi). Il cantiere della Diocesi di Alife-Caiazzo prosegue il suo lavoro. Con gioia.

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