Il tradizionale appuntamento con la festa patronale in onore di Santo Stefano Menicillo ricorda la quotidianità del Santo tra la gente
di Annalina Marotta – A presiedere la messa Mons. Valentino Di Cerbo accompagnato dal clero della Diocesi di Alife-Caiazzo. La celebrazione si è aperta con il discorso di Don Antonio Di Lorenzo, parroco della Cattedrale di Caiazzo che ha ringraziato il Vescovo e i confratelli presenti per la loro presenza.
Parole di gratitudine per il Santo vescovo da parte del Vescovo, per un episcopato – quello di Santo Stefano Menicillo – durato 40 anni, tra i più lunghi della storia. “Della sua vita di Pastore conosciamo poco – ha ricordato Mons. Di Cerbo – ma 40 anni sono tanti per confermare che si tratti di un Santo incarnato nella quotidianità, nella vita della gente, nelle vicende di una città, nelle esigenze delle famiglie, con spirito di servizio e con lo sguardo rivolto a Dio”.
La celebrazione è stata anche occasione per far presente alla comunità di Caiazzo gli ambiziosi progetti culturali che la Diocesi sta portando avanti e che coinvolgono direttamente Caiazzo: oltre alla digitalizzazione di (secondo un progetto europeo) di migliaia di testi antichi, presso il palazzo episcopale locale sarà allestita in una sala una biblioteca virtuale, dotata dei sistemi più moderni per la consultazione virtuale di opere librarie.
Lavoro che rappresenta una nuova visibilità per l’antico palazzo vescovile di Caiazzo, dove confluiranno scolaresche e studiosi generando così un nuovo movimento intorno ad uno dei luoghi simbolo della Diocesi.
Ha invitato alla preghiera il vescovo Valentino Di Cerbo, alla maniera in cui si è vissuto ai tempi di Santo Stefano: “Far prevalere l’amore e non la cattiveria gratuita verso le persone che ogni giorno continuano ad operare il bene”. Il Vescovo ha sottolineato la necessità di accogliere con spirito collaborativo le proposte che vengono dalla Diocesi piuttosto che diffondere malcontento; ha chiesto di vivere con serenità collaborativa anche i cambiamenti che storicamente interessano ogni comunità.
Al termine della celebrazione, la tradizionale processione con i busti argentei di S.Stefano e S.Ferdinando per i vicoli della città.
Concluso il giro delle vie cittadine, il rientro in chiesa e le parole del parroco don Antonio Di Lorenzo: “Eccellenza, la comunità caiatina prega per lei; i nostri santi patroni – Stefano e Ferdinando d’Aragona – che nell’immagine dei busti messi sull’altare guardano verso la Cattedra, indicano il sostegno che essi non fanno mancare al loro successore”.
IL SALUTO DI DON ANTONIO DI LORENZO A MONS. VALENTINO DI CERBO