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Alvignano. La nuova scuola media senza contatore elettrico, senza luce né riscaldamento

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Questa mattina l’installazione del contatore Enel da 50 kw e il ritorno alla normalità. Un problema di poco conto manda in tilt una scuola e il normale svolgimento delle lezioni

alvignano_scuola media_3La Redazione – Il nuovo edificio, inaugurato il primo giorno dell’anno scolastico in corso alla presenza di alunni, genitori, insegnanti e politici, ha mostrato qualche “segno di cedimento” all’arrivo del freddo a causa del mancato funzionamento dell’impianto di riscaldamento. Seppur si sia provato a tamponare con l’uso di stufette elettriche nemmeno questa soluzione ha funzionato (pericolose e inammissibili in un aula scolastica) per insufficienza di potenza kilowatt in quanto l’impianto elettrico dell’edificio è ancora appoggiato al contatore elettrico del cantiere edile.
E quindi…tutti a casa.
La settimana scorsa i ragazzi hanno frequentato le lezioni solo per due giorni, poi viste le proteste e le concrete difficoltà, il sindaco Angelo Di Costanzo ha pensato bene di sospenderle.
Ieri mattina tutto avrebbe dovuto essere risolto, ma invece ecco gli alunni di nuovo in classe al freddo, costretti a tenere su giubbotti e sciarpe.
Certo non un ambiente congruo e ideale a svolgere le attività didattiche in tutta serenità.
Questa mattina la tanto attesa soluzione e il ritorno alla normalità.
In realtà il disguido sarebbe da attribuire ad una “mala interpretazione” della prassi burocratica relativa all’installazione del contatore da 50 kw: seppur il contratto della fornitura di energia elettrica sia stato stipulato con Enel Energia, sarebbe dovuto intervenire Enel Servizio elettrico per la concreta installazione dell’apparecchio e nei balletti burocratici di queste circostanze le due Compagnie di fornitura elettrica (che in realtà sono la stessa cosa ma vogliono la transazione della pratica dall’una all’altra) prevedono un tempo di azione molto lungo.
Impasse che ha impedito tra l’altro l’utilizzo di energia prodotta dai pannelli solari installati sull’edificio.
In tanti ora si chiedono se all’inizio dell’anno scolastico, già in occasione dell’inaugurazione, tutto funzionasse davvero alla perfezione oppure no, e se fosse stato il caso di provvedere, all’inizio di settembre, all’installazione del contatore adeguato per motivi di sicurezza e di funzionalità.
In questo modo, facile a dirsi, mancano le garanzie fondamentali perché una scuola possa risultare ospitale e funzionale.
Quelle minime perché si possa credere che a settembre davvero la scuola fosse pronta all’uso.
Cosa ne è del lavoro e del sacrificio degli insegnanti? E di quei genitori che pensano di affidare i propri figli ad una collaudata macchina organizzativa?
Un sistema che funziona si fonda sul rispetto reciproco dei ruoli e delle “mission” che in questo caso equivale a riconoscere il ruolo educativo di una categoria professionale cui la comunità alvignanese affida la formazione dei propri figli, che intanto stanno a guardare le pratiche della buona politica, che accidentalmente inciampa in un sassolino.

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