“Un paio di anni, forse cinque…Dipende dal sostegno che avremo da Regione e Governo”. Questi i tempi di attesa per la nuova via sul Volturno, dopo la chiusura di Ponte Margherita
La Redazione – Abbiamo raggiunto al telefono il Presidente della Provincia Angelo Di Costanzo per avere chiarimenti e risposte rispetto alle accuse lanciate dal sindaco di Piedimonte Vincenzo Cappello sui disagi generati dall’improvvisa e inavvertita chiusura del Ponte Margherita.
“Lo scorso 29 dicembre in Provincia abbiamo informato i sindaci dei comuni interessati che la chiusura del ponte Margherita sarebbe stata imminente; appena il tempo concesso alla ditta di preparare la segnaletica necessaria e il tratto di strada sul Volturno sarebbe stato interdetto al traffico veicolare e pedonale”.
In quella sede era assente il sindaco Vincenzo Cappello, ma il comune di Piedimonte Matese era ugualmente rappresentato dal consigliere Attilio Costarella. Da quel giorno, in cui è stato fatto presente il problema in maniera perentoria – come conferma lo stesso Presidente della Provincia-, “si sono susseguite informazioni e conferme circa lo stato delle cose attraverso ogni mezzo di comunicazione: si è trattato di un conto alla rovescia annunciato, ancor più quando dal competente Ufficio provinciale addetto alla viabilità e sicurezza stradale è venuto l’ordine ad horas di chiusura del ponte”.
Nessuna ordinanza della Provincia, ma – come vuole la Legge – la presa d’atto di un’altra ordinanza, quella cioè firmata dall’ingegnere Antonino Del Prete responsabile del servizio Manutenzione strade provinciali di fronte alla quale la Politica non può e non deve intervenire.
Ai toni vivaci con cui Cappello chiama in causa la Provincia, il presidente Di Costanzo risponde chiedendosi se non si tratti di “una polemica di troppo, strumentale e inappropriata”, poi continua spiegando l’iter che ha condotto fino alla decisione di chiudere il ponte: “Due anni fa, il Governo centrale, secondo criteri di legge, ha predisposto il controllo di numerose infrastrutture, come i ponti; nel nostro caso trattandosi di una struttura edificata negli anni ’40 con materiali in cemento relativamente nuovi, ci siamo trovati di fronte all’inadeguatezza degli stessi, alla pessima resa e impossibilità di recuperarli. Avendo lo Stato predisposto finanziamenti per tali verifiche, sono fiducioso nel pensare che si sia pensato anche ai fondi da impiegare eventualmente tali controlli avessero fatto emergere la necessità di riedificare questo ponte, e tanti altri”.
L’esito delle prime verifiche sull’intera struttura metteva in luce lo stato delle cose tanto che alcuni mesi fa si predisponeva il divieto di transito ai mezzi pesanti, ma “le ulteriori e approfondite verifiche sui materiali che non rispettano le norme di sicurezza antisismiche – continua Di Costanzo – hanno fornito l’esito che tutti conosciamo”.
Per il presidente della Provincia siamo di fronte ad un problema oggettivo, annunciato oltre 15 giorni fa e che ormai tocca la vita dei “nostri residenti”.
Il ponte alternativo, per il momento c’è e da un preciso calcolo effettuato ieri pomeriggio, senza traffico in entrambe le direzioni, per percorrere il tratto di strada da Alvignano alla rotonda di Alife occorrono circa 14 minuti, quindi 6-8 minuti in più rispetto a prima.
Adesso però si pone il problema della sicurezza stradale proprio in questo nuovo tratto di strada da percorrere, così come denuncia Cappello: “Abbiamo predisposto una somma urgente di 70mila euro – la replica di Di Costanzo – al fine di migliorare in tempi brevi l’illuminazione alle 5 rotatorie che si trovano sulla strada…”.
Quanto ai tempi di attesa?
“Un paio di anni, forse cinque – spiega il Presidente – ma confidiamo nell’impegno congiunto di Regione e Governo centrale: in tal caso siamo disposti a procedere subito con la nuova struttura”.
Una sola e veloce domanda sulle condizioni dell’Istituto industriale di Piedimonte Matese, la “scuola peggiore d’Italia”: “il Dirigente sta procedendo alla gara di affidamento dei lavori per la coibendazione della struttura; anche in questo caso siamo a pronti a procedere come necessario”.
Ma su questi temi e gli altri proposti da Cappello, ritorneremo.