Acclamato da pubblico e critica, il film esce domani nei cinema italiani
La Redazione | Il titolo richiama alla mente i ricordi di quanti, da piccoli, si erano appassionati alle avventure di Hiroshi Shiba nella serie animata giapponese di Jeeg Robot d’acciaio, la cui sigla era contata da un giovane Piero Pelù. E’ stato un grande successo all’ultima Festa del Cinema di Roma, dove è stato acclamato da pubblico e critica, e ora il film di Gabriele Mainetti si prepara a uscire nelle sale giovedì 25 febbraio.
“Lo chiamavano Jeeg Robot” è stato un film-sorpresa nel panorama cinematografico italiano dell’ultimo anno, un lavoro che attinge a piene mani dal filone superhero americano ma distaccandosene con uno stile proprio e particolare: è la storia di Enzo Ceccone (Claudio Santamaria), ladruncolo di Tor Bella Monaca a Roma, che dopo una fuga dalla polizia ingerisce una sostanza radioattiva che gli dona una forza sovrumana, fino a diventare come il famoso Jeeg Robot. Un percorso epico che lo porterà a scontrarsi con una gang malavitosa, in particolare con lo “zingaro”, interpretato da Luca Marinelli, fino allo scontro conclusivo.
Tra humor, azione e spettacolarità, condite con un gusto citazionistico per il cinema americano, Lo chiamavano Jeeg Robot è stato molto atteso, dopo il suo successo alle prime proiezioni di pochi mesi fa, e dimostra come il nostro cinema abbia quella vitalità e originalità spesso sottovalutate, inclusa una schiera di giovani attori qui in gran forma. Decisamente, è un film che non vediamo l’ora di vedere.