Sacerdote umile, semplice, normale “che ha fatto ciò che il Signore gli ha chiesto: amare i fratelli”
La Redazione – Cattedrale affollata dai fedeli giunti per ricordare don Geppinno Ferrazzano nel 10° anniversario della sua morte: da Alife, sua città natale, e in particolare da Pratella – accompagnsti dal sindaco Romualdo Caccila -, il piccolo comune che lo ha avuto come parroco fin dal 1968 hanno partecipato al convegno “Sacerdote di carità” che si è tenuto nel pomeriggio e subito dopo alla messa presieduta da Mons. Valentino Di Cerbo.
“L’amore non si nasconde sotto una pietra tombale; l’amore le pietre le fa rotolare via”: il Vescovo, nell’omelia della I domenica di Pasqua in cui l’esperienza della Resurrezione è ancora forte e viva, ha ricordato così don Geppino Ferrazzano, “un prete umile, normale, che ha mostrato – come Gesù a Tommaso – le piaghe gloriose di Cristo, segno di amore assoluto per gli uomini, rivelando alla luce l’amore per i fratelli, in particolare quelli nel dolore”.
Nel tracciare il profilo del sacerdote lo ha descritto come sincero testimone “che ha portato Gesù tra la gente dicendo ‘vieni e vedi; è bello seguire il Signore’; nel fare memoria della sua vita di prete semplice lasciamoci provocare da quello stile che ci esorta ad essere in mezzo ai fratelli”.
Il commento al Vangelo di Mons. Di Cerbo ha richiamato fortemente l’esperienza gioiosa della Resurrezione che si compie e si realizza nell’esperienza della comunità ecclesiale della domenica: come Gesù appare ai suoi nel cenacolo così parla ai cristiani riuniti in comunione che fanno memoria di lui.
A questo senso di partecipazione, di familiarità, di condivisione il Vescovo ha sollecitato i fedeli ricordando la missione della Chiesa – che anche in don Geppino Ferrazzano ha trovato concreti segni di compimento – finalizzata all’incontro con il Risorto “per imparare da lui a mostrare ed incarnare segni di amore”.
Presente alla celebrazione eucaristica Mons. Francesco Zerillo, vescovo emerito di Lucera-Troia, amico di don Geppino, protagonista del convegno del pomeriggio insieme ai relatori On. Riccardo Ventre, dott. Vincenzo Argenzio, prof. Vincenzo Bisceglia, che insieme hanno tracciato il profilo umano e spirituale del sacerdote.