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Alife. “San Sisto amico fedele di questa città, senza mai abbandonarla”, le parole di Mons. Di Cerbo in Cattedrale

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Dopo la traslazione dalla Cattedrale alla Cripta, le reliquie del Santo Patrono hanno fatto il giro di Alife, tra le case della gente


La Redazione –
“Il ritrovamento del corpo di San Sisto ad opera del Vescovo Porfirio nel 1716 fu visto come dagli alifani come il ritorno di un amico, la presenza di qualcuno che si riaffacciava sulla loro storia dicendo ‘non vi abbandonerò mai’”: Mons. Valentino Di Cerbo ha richiamato in questo modo il solido legame tra San Sisto e la città di Alife durante la messa in cui è stata fatta memoria proprio di quell’evento storico e ha indetto – fino al prossimo 11 agosto – un giubileo straordinario per la comunità parrocchiale alifana e la Diocesi tutta, essendo San Sisto I, papa e martire patrono di Alife-Caiazzo.
Venerdì sera la Cattedrale si è riempita accogliendo un gran numero di alifani giunti per essere con San Sisto, per pregare il loro patrono, il santo che da quasi 1000 anni protegge la città dopo l’arrivo delle sue reliquie volute dal conte Rainulfo nel 1131.

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L’urna esce dalla Cattedrale per la processione

Un legame forte e indissolubile anche simpaticamente messo in luce dal Vescovo “Un cittadino che non è devoto di San Sisto, che alifano è?” per spiegare come la vita di questa gente sia stata, e lo è tutt’ora, permeata dalla testimonianza evangelica del papa e martire; ha parlato di legame viscerale, unico, autentico il Vescovo, in grado di generare esperienze di vita ispirate alla santità (Alife è la città che ha dato molte vocazioni alla Diocesi) e famiglie sane e belle.
E utilizzando l’immagine cara agli alifani, delle antiche mura romane che racchiudono la città e le cui pietre costituiscono il ricordo del passato così come un segno di identità presente, Mons. Di Cerbo ha chiesto di essere pietre vive, modello di rispetto e accoglienza, uomini e donne in grado di edificare la civiltà dell’amore sul modello del martire Sisto.
Un ricordo sentito è andato ai tanti alifani sparsi nel mondo che festeggiano in più occasioni San Sisto, o fanno di tutti per tornare ad Alife in occasione della festa di agosto: il Vescovo ha pregato per loro, ringraziando il Signore per la testimonianza di fede, immutata, che sono in grado di dare nelle lontane terre dove vivono con le loro famiglie.
Al termine della messa, l’urna contenente le reliquie di San Sisto è stata portata in processione, accolta nei vicoli della città dove fin dal pomeriggio i residenti hanno addobbato le strade con artistiche decorazioni floreali in omaggio al Patrono: anche in questa tradizione, curata e ricercata, il profondo affetto degli alifani verso San Sisto non viene meno.

CLICCA QUI per scaricare  il Decreto di indizione del Giubileo straordinario

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