Dopo la Visita alla parrocchia di Ave Gratia Plena, il vescovo passa all’altra parrocchia cittadina di Santa Maria Maggiore prima di fare tappa nelle frazioni di Calvisi e Carattano
La Redazione – “Mai mollare, né scoraggiarsi. Guardare avanti puntando sulla qualità della proposta formativa”, questo l’invito che Mons. Valentino Di Cerbo ha lanciato alla parrocchia di Ave Gratia Plena in occasione della messa conclusiva della Visita pastorale celebrata domenica scorsa nella chiesa di Santa Lucia.
Una intera settimana trascorsa secondo lo stile che il Pastore ha scelto per questo suo cammino tra la gente, in semplicità e cordialità, ma soprattutto ascoltando e porgendo parole di conforto.
Dinamiche che hanno permesso – come accaduto fino ad ora – di entrare nell’anima e nel cuore di ogni parrocchia, di carpirne le attese, le potenzialità, ma soprattutto il gran lavoro svolto per la crescita umana e spirituale delle comunità.
Domenica ha parlato alla più popolosa parrocchia della Diocesi di Alife-Caiazzo, ringraziando per la generosità e la disponibilità manifestata soprattutto nell’incontro con i gruppi parrocchiali dove “in ognuno ho sentito la presenza viva del Signore, perché in loro ha trovato il vero significato del cristiano: il donarsi agli altri”.
Ha poi invitato ad affrontare con ancora maggiore serietà il percorso di catecumenato crismale che la Parrocchia ha avviato per un gruppo di adolescenti aderendo al più ampio progetto diocesano e suggerito ai numerosi collaboratori parrocchiali di suscitare il desiderio di una vita diversa, fondata sul modello di Gesù, fino a generare negli altri la scelta consapevole di essere “cristiani per scelta”, non per obbligo o convenzioni.
Poi un invito alle famiglie presenti, ai numerosi genitori che settimanalmente accompagnano i figli alla messa domenicale chiedendo di non abbandonare la parrocchia dopo il sacramento della prima comunione, ma di sperimentare la vita di comunità che sa rigenerare, rinnovare i rapporti, e anche sostenere il cammino di ogni mamma e papà alle prese con la crescita dei figli.
In ultimo, un appello a tutti, quello di essere modello, esempio, di rappresentare una vera e propria proposta anche per le altre parrocchie della Diocesi partecipando – da protagonisti – in maniera più viva e intensa alla attività diocesane, quelle cioè che abbracciano una più ampia famiglia di credenti.
Entusiasta la risposta della comunità che in queste ore sente il calore e la gioia di questo recente incontro, pur consapevole che proprio i grandi di numeri di cui essa si compone, significano maggiori potenzialità e altrettanti problemi, maggiori famiglie e maggiori separazioni, gran numeri di giovani e gran numeri di assenze, gran numeri di poveri, un cospicuo numero di anziani soli.
In questo cammino non si è soli, e ogni comunità in cammino ben conosce la rotta da seguire.
Al termine della messa, il parroco don Emilio Salvatore ha voluto che il Vescovo firmasse i registri parrocchiali (atto dovuto al termine di una visita pastorale) sull’altare – luogo simbolo della presenza di Cristo – alla presenza di tutta la comunità per condividere fino in fondo l’esperienza di grazia che Ave Gratia Plena ha vissuto in questa settimana.