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La Via Francigena del Sud in Alto Casertano, progetto fermo. Intanto il 1 maggio ricorre l’VIII Giornata Nazionale

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Un primo investimento economico ha prodotto materiale informativo e cartellonistica per il progetto Via Francigena. Si attende la nuova programmazione comunitaria per rilanciare l’iniziativa partita un anno fa

La Redazione | Circa un anno fa dedicavamo ampio spazio al progetto di recupero e valorizzazione della Via Francigena del Sud che attraversa le nostre terre (Raviscanina, Sant’Angelo d’Alife, Alife, Gioia Sannitica, Baia e Latina) attraverso una molteplicità di sentieri e tratturi percorsi nel medioevo dai pellegrini diretti in Puglia (sul Gargano) o verso la Terra Santa.
Il Gal Alto Casertano si è inserito nel programma Cammini d’Europa al fine di integrare il cammino locale in una rinnovata mappatura dei tanti sentieri che attraversano l’Italia e grazie ad un finanziamento di 100mila euro ha dato vita ad una prima progettazione di attività ed eventi: diverso il materiale informativo prodotto e un pellegrinaggio da Alife a Pietrelcina ripercorrendo gli antichi sentieri al fine di sensibilizzare sul tema. Ma non solo, tra le proposte dell’Ente locale anche la promozione dei territori: tradizioni gastronomiche e popolari, aspetti paesaggistici, patrimonio artistico e religioso, pietà popolare, accoglienza ed ospitalità.

Via Francigena del Sud in Alto Casertano
Partecipanti al pellegrinaggio da Alife a Pietrelcina, estate 2015

Purtroppo l’evento nazionale del 1 maggio, la Giornata dei Cammini Francigeni, sul territorio altocasertano non troverà alcuna corrispondenza per mancanza di fondi: dal Gal fanno sapere di essere in attesa della nuova programmazione europea e del conseguente supporto economico che ne verrà; eppure nella conferenza stampa del 4 maggio 2015 la proposta sembrava essere più concreta rispetto allo stato presente delle cose.
Dopo il pellegrinaggio di fine estate (2015) costato fatica e lavoro agli organizzatori, le attività intorno al progetto sono venute meno.
Il materiale informativo prodotto, in parte è stato distribuito, in parte è in attesa di divulgazione attraverso le scuole del territorio: in esso sono descritti itinerari turistici, ma sono anche un occasione di indirizzo per i giovani a costruire pacchetti turistici o itinerari.
Gli ultimi ritocchi alla locale via Francigena riguardano la collocazione di cartellonistica, effettuata nei giorni scorsi. Progetti ben strutturati, destinati a sopirsi, rischiano di deludere le attese di un territorio che magari strizza l’occhio a simili eccellenti iniziative e conta davvero su una promessa di riqualificazione.
Se è vero che ogni cammino arriva lontano solo se fatto in compagnia, allora perchè non farsi buoni compagni di viaggio?
Numerose associazioni locali – culturali e sportive – non mancano di iniziativa e volontà a promuovere il territorio partecipando alla “sopravvivenza” di simili progetti.  Fare rete significa anche questo, anche in assenza di fondi.

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