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Lolek – l’uomo, l’artista, la storia. A Caserta uno spettacolo su Karol Wojtyla

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Sabato, prossimo presso il Teatro Comunale di Caserta, la vita e la missione del Papa polacco

La Redazione – A Caserta, presso il Teatro Comunale “C. Parravano”, andrà in scena Lolek – l’uomo, l’artista, la storia, ad opera del Teatro Stabile di Innovazione Fabbrica Wojtyla città di Caserta in collaborazione con l’Orchestra da Camera “Terrae Laboris” e il coro della Diocesi di Caserta.  Lo spettacolo rientra nel progetto Tradizione&Traduzione, si terrà il prossimo sabato alle 21:00, e ha un protagonista d’eccezione, Karol Wojtyla. È lui il giovane Lolek, Carletto, il quale si distingue nella Polonia al tempo dell’occupazione tedesca, poi giovane sacerdote della Guerra Fredda e dell’occupazione sovietica e, quindi, Pastore della fede cattolica.
Chi è Lolek? Un giovane intelligente, studioso, altruista, e goloso. Abitava al primo piano di una casa a ballatoio, due stanze e cucina, oggi trasformate in museo, tra quelle sue montagne dove poteva montare gli sci di legno o usare la pagaia nelle solitarie discese in canoa lungo i torrenti. Lolek, il monello nelle strade di una piccola città che diventerà il globetrotter instancabile dei viaggi apostolici.
Lolek è l’attore, il regista della giovane compagnia che affronta il divieto nazista delle rappresentazioni nei pubblici teatri, decidendo di andare in scena nei salotti, nelle cucine, nei sottotetti della Cracovia degli anni ’40. Sono gli anni del teatro rapsodico, «diverso da tutti i teatri “polacchi”, esso non piegherebbe l’uomo ma lo innalzerebbe e lo infiammerebbe, non lo distruggerebbe ma lo renderebbe angelico» così come lo definisce Karol scrivendo all’amico Mieczyslaw Kotlarczyk. Wojtyla ne sarà non solo ideatore, ma anche affascinante interprete ed autore, scrivendo ben tre drammi: La bottega dell’orefice, Fratello del nostro Dio e Raggi di paternità. Lolek è anche operaio, poeta, attore e drammaturgo, Karol fu teologo e filosofo le cui dimensioni spirituali coinvolsero ragione, fede e intuizione poetica. E il nesso di queste tre forze, è la cifra emblematica della spiritualità dell’uomo Lolek, il codice della sua anima. La pienezza e la perfezione d’essere non si possono rendere se non con la parola persona. Dirà: “Dio è Creatore della persona, in essa rispecchia Lui stesso. Creatore della persona, Dio è fonte della personalità individuale”.
Di Wojtyla si ricorda l’enciclica con la quale passa in rassegna la sofferenza causata dall’attentato del 13 maggio 1981 e che si protrasse a lungo, segnandolo profondamente nel corpo.
L’uomo che vive il dolore fisico con estrema dignità, ma sempre senza mai abbandonare il messaggio di speranza all’umanità veicolato dalla sua missione pontificale.

 

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