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Qualcuno ha visto il Papa? L’intervista al regista Corrado Taranto

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Pubblichiamo l’intervista che ci ha rilasciato Corrado Taranto, regista del film “Qualcuno ha visto il Papa?” Corrado, nipote del noto attore Nino Taranto, con molta disponibilità e simpatia, ci ha resi partecipi dell’idea da cui scaturisce il progetto del film, prodotto dalla Breeze Entertainment e girato in diversi comuni dell’Alto Casertano, la cui uscita nelle sale cinematografiche è prevista per la fine di novembre prossimo.

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Corrado, come nasce l’idea del film?
Quando ho deciso di dedicarmi alla regia di Qualcuno ha visto il Papa? mi sono lasciato ispirare da una commedia da me scritta e ambientata in America, circa sei anni fa. Senza entrare nel merito della storia in sé e per sé, perché non voglio rompere l’attesa di coloro che andranno a vederlo, posso dire che il riferimento letterario del film è un romanzo di Joao Estevao Weiner Betancourt intitolato Il giorno in cui hanno rapito il Papa e la sua trama si sviluppa intorno al rapimento del Santo Padre. Voglio, però, sottolineare che è stata la nomina di Papa Francesco a far maturare in me la convinzione di raccontare una storia che, attraverso il cliché della commedia, esprimesse un contenuto di autentica umanità, la stessa che contraddistingue l’attuale Pontefice. Posso quindi affermare che è stato lui il mio principale punto di riferimento, innanzitutto perché è grazie a lui se sono riuscito a riporre la mia fiducia nella Chiesa.

Perché la scelta dell’Alto Casertano come location del film?
In realtà, la mia intenzione iniziale era ricaduta su Scampia, ma poi, per una serie di dinieghi, ho optato per l’Alto Casertano. Ora posso ammettere che è stata una modifica piacevolissima.

Qual è il suo giudizio su questa fetta di Campania?
Sono rimasto letteralmente incantato da questi luoghi, che considero come una “Svizzera campana”: qui la natura conserva ancora la sua purezza, a dispetto di quanto si può riscontrare invece in altre località della stessa regione. Ma ciò che porterò sempre con me è l’ospitalità delle persone, quello spirito di accoglienza fatto di gesti semplici e familiari.

La Regione Campania ha contribuito in qualche modo a sostenere il progetto del suo film?
Sinceramente non so se per progetti di questo genere vi siano sostegni da parte dei politici, né mi sono mai interessato a questa eventualità.

Come avviene l’incontro con la Breeze Entertainment?
Io e Nicola Spanò, Project Manager, ci conosciamo da trent’anni; il nostro è un rapporto di amicizia, innanzitutto. La nostra collaborazione per questo film è nata da una delle tante chiacchierate fatta un po’ di tempo. C’incontrammo e confrontandoci decidemmo insieme di scommettere su questo prodotto cinematografico che spero possa godere di un pubblico ampio.

Quando è prevista l’uscita del film?
Il film sarà disponibile al cinema a fine novembre prossimo, per poi essere riproposto a inizio gennaio 2017.

Giovanna Corsale

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