L’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare avverte: l’olio di palma contiene sostanze tossiche e grassi saturi. L’approfondimento al Tg Leonardo
La Redazione | “I contaminanti da processo a base di glicerolo presenti nell’olio di palma, ma anche in altri oli vegetali, nelle margarine e in alcuni prodotti alimentari trasformati, danno adito a potenziali problemi di salute per il consumatore medio di tali alimenti di tutte le fasce d’età giovanile e per i forti consumatori di tutte le fasce d’età.”
A scriverlo è l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare, che ha condotto uno studio su questo ingrediente molto usato nell’industria alimentare, e di cui da tempo si parla in maniera più o meno preoccupante per gli effetti dannosi sulla salute, ma anche per la non sostenibilità dei metodi produttivi. Questo dossier ha sollevato nuovo clamore perché torna a far emergere criticità sull’olio di palma, con dati scientifici a supporto della tesi.
L’olio di palma, come anche altri oli vegetali e margarine, contiene alcune sostanze tossiche che si formano nei processi industriali ad alte temperature, sostanze che farebbero male soprattutto a bimbi e adolescenti. Senza contare la grande quantità di grassi saturi. L’allarme nasce proprio perché questo olio vegetale è presente in tantissimi prodotti alimentari, e dunque il rischio di assumerne troppi è concreto.
Che cos’è l’olio di palma?
E’ un olio vegetale, il più usato al mondo – per i prodotti alimentari, cosmetici, energetici, farmaceutici – poiché la pianta da cui deriva, in Malesia e Indonesia soprattutto, rende moltissimo ai produttori rispetto ad altri semi. Mentre per l’industria alimentare è un grasso simile al burro, insapore, utile a rendere gli alimenti cremosi senza influenzare i sapori.
Questo il servizio andato in onda al Tg Leonardo ieri