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Pratella. Con un bilancio più che positivo si sono chiuse le Feste patronali di San Nicola

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Ha suscitato enorme consenso l’iniziativa del Corteo storico che ha accompagnato la tradizionale processione del Santo Patrono. E già si guarda alla prossima edizione

christian fusco pratella (7)di Alfonso Feola | Ad una settimana abbondante dalla conclusione dei festeggiamenti patronali in onore di San Nicola, è tempo di bilanci per la cittadina di Pratella, che tanto ha lavorato in queste ultime settimane per la celebrazione e l'”innovazione” di questo appuntamento, tanto caro alla comunità locale. Si era detto di un Corteo storico, della Manna di San Nicola e di tante novità introdotte nell’ambito dell’Anno Santo della Misericordia: ebbene, si può dire, senza ombra di dubbio, che tutto è riuscito alla perfezione, nella soddisfazione e nell’entusiasmo generale.
Resterà viva per molto tempo, nella memoria collettiva, il corteo processionale che si è svolto la sera del 10 maggio scorso: dopo la Messa vespertina, celebrata dal Vescovo Mons.Valentino di Cerbo, insieme con il Parroco Gregorio Alberto Urrego, alla presenza delle Autorità Civili e militari, si è incamminata come di consueto la solenne processione, che ha visto tra l’altro l’omaggio delle “chiavi della città” al Santo da parte del Sindaco Romualdo Cacciola; ed è nel corso di tale momento, che si è dispiegato il Corteo di San Nicola, in tutto il percorso processionale.
Questa iniziativa, promossa dai ragazzi del gruppo “Giovanissimi” della Parrocchia in collaborazione con il Parroco, ha visto in prima linea giovani, parrocchiani e fedeli i quali, sia con l’aiuto economico, sia con quello materiale, hanno permesso di realizzare la rievocazione storica dell’arrivo delle reliquie del Santo nella città di Bari (anno 1087). I figuranti, rivestiti di abiti preparati con cura ed amore, hanno materializzato così nelle vie di Pratella i personaggi che, in un tempo remoto della Storia, permisero l’arrivo in Italia del Santo Vescovo: l’abate Elia, i nobili, i marinai protagonisti del trafugamento ed il popolo.
Sebbene si tratti della seconda edizione della manifestazione, in realtà quest’anno si è assistito ad una serie di novità, che l’hanno resa ancor più inedita ed interessante: basti pensare alla partecipazione degli stessi figuranti, pervenuti da diverse parrocchie e paesi della Diocesi, per evidenziare l’unione piena tra le Comunità che formano Alife-Caiazzo ed auspicare che essa possa essere presto raggiunta anche tra Cattolici ed Ortodossi, proprio in nome di San Nicola, che da sempre è considerato un ideale “ponte” tra Oriente ed Occidente. Non meno importante è stata la presenza della famosa “Manna di San Nicola”, un liquido ritenuto prodigioso che viene estratto ogni anno nel sacello che custodisce le reliquie del Santo, a Bari.
L’appuntamento è dunque riuscito, grazie all’enorme sforzo ed al sinergico dispiegamento delle forze presenti sul campo, coordinate da un’organizzazione impeccabile. Ma i giovani promotori del Corteo storico non si fermano qui: essi già guardano al prossimo anno, con crescente entusiasmo. Ad essi spetta il merito più grande: quello di aver agito dando il meglio di sè, di aver creduto e credere nella proposta costruttiva, capace cioè di generare un sano cambiamento di mentalità ed uno sprone all’innovazione nella tradizione, che può essere la cifra vincente per il futuro di questa e delle altre Comunità in seno alla nostra Diocesi.

Foto Christian Fusco

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