Ieri sera, la locale Comunità parrocchiale è tornata nel suo principale luogo di culto: presente il Vescovo che ha presieduto la Messa e l’antico rito della “Traslazione” del busto-reliquiario di San Marcellino, che dà il via agli annuali festeggiamenti patronali
di Alfonso Feola | Momenti di intensa emozione, ieri sera hanno accompagnato la tradizionale cerimonia della “Traslazione”, con la quale il busto-reliquiario di San Marcellino, Protettore di Piedimonte Matese è stato solennemente esposto.
Questa celebrazione, che dà il via ufficiale alle celebrazioni patronali cittadine, richiama ogni anno una gran folla di piedimontesi provenienti da ogni parrocchia e quartiere, per portarsi ai piedi del principale Santo tutelare locale e venerarne le reliquie. La cerimonia di quest’anno tuttavia ha assunto una maggiore intensità, per via dell’attesa riapertura al culto della Basilica di Santa Maria Maggiore, Chiesa Madre piedimontese e sede dell’omonima Parrocchia, interessata fin dall’autunno 2015 da una serie di lavori volti a recuperarne la piena funzionalità dopo il terremoto del 2013.
La cerimonia ha avuto come primo momento la solenne Celebrazione eucaristica: Mons. Valentino Di Cerbo, Vescovo di Alife-Caiazzo è entrato aspergendo i presenti, che hanno gremito la chiesa in ogni ordine di posti e di spazi. Successivamente, ricevuto l’indirizzo di saluto da parte del Parroco di Santa Maria Maggiore, Don Andrea Vico, il Presule ha presieduto la Santa Messa, a cui hanno preso parte Padre Antonio Ridolfi, Guardiano del Convento Santa Maria Occorrevole insieme ai Frati Minori, che hanno prestato il servizio liturgico e la Comunità parrocchiale di Aprano di Casaluce (guidata dal Parroco Don Domenico D’Alterio), che con Piedimonte condivide il culto verso San Marcellino.
Nel corso della celebrazione sono stati adoperati un nuovo evangeliario ed un nuovo messale, donati da una benefattrice e preziosamente confezionati in seta e damasco rosso. Terminata la Messa, ha avuto luogo il momento più atteso: al suono dei sacri bronzi e di tutti i campanelli della basilica, alcuni membri del comitato si sono portati alla nicchia del Santo, attraverso un elevatore manuale predisposto per l’occasione; uno scrosciante applauso ha accompagnato l’estrazione e la lenta discesa del busto-reliquiario del Santo Patrono di Piedimonte, a cui è seguita una supplica a San Marcellino da parte di Don Andrea. Hanno chiuso il rito il bacio delle reliquie da parte di tutti i presenti e l’esposizione dell’immagine su un tosello realizzato artigianalmente dal comitato e dai fedeli. Da stasera invece (ore 19:00) avrà inizio il Novenario di preparazione alla Festa del 2 giugno, che quest’anno avrà come tema “Marcellino, ministro della Misericordia di Dio”.
Questa celebrazione, che dà il via ufficiale alle celebrazioni patronali cittadine, richiama ogni anno una gran folla di piedimontesi provenienti da ogni parrocchia e quartiere, per portarsi ai piedi del principale Santo tutelare locale e venerarne le reliquie. La cerimonia di quest’anno tuttavia ha assunto una maggiore intensità, per via dell’attesa riapertura al culto della Basilica di Santa Maria Maggiore, Chiesa Madre piedimontese e sede dell’omonima Parrocchia, interessata fin dall’autunno 2015 da una serie di lavori volti a recuperarne la piena funzionalità dopo il terremoto del 2013.
La cerimonia ha avuto come primo momento la solenne Celebrazione eucaristica: Mons. Valentino Di Cerbo, Vescovo di Alife-Caiazzo è entrato aspergendo i presenti, che hanno gremito la chiesa in ogni ordine di posti e di spazi. Successivamente, ricevuto l’indirizzo di saluto da parte del Parroco di Santa Maria Maggiore, Don Andrea Vico, il Presule ha presieduto la Santa Messa, a cui hanno preso parte Padre Antonio Ridolfi, Guardiano del Convento Santa Maria Occorrevole insieme ai Frati Minori, che hanno prestato il servizio liturgico e la Comunità parrocchiale di Aprano di Casaluce (guidata dal Parroco Don Domenico D’Alterio), che con Piedimonte condivide il culto verso San Marcellino.
Nel corso della celebrazione sono stati adoperati un nuovo evangeliario ed un nuovo messale, donati da una benefattrice e preziosamente confezionati in seta e damasco rosso. Terminata la Messa, ha avuto luogo il momento più atteso: al suono dei sacri bronzi e di tutti i campanelli della basilica, alcuni membri del comitato si sono portati alla nicchia del Santo, attraverso un elevatore manuale predisposto per l’occasione; uno scrosciante applauso ha accompagnato l’estrazione e la lenta discesa del busto-reliquiario del Santo Patrono di Piedimonte, a cui è seguita una supplica a San Marcellino da parte di Don Andrea. Hanno chiuso il rito il bacio delle reliquie da parte di tutti i presenti e l’esposizione dell’immagine su un tosello realizzato artigianalmente dal comitato e dai fedeli. Da stasera invece (ore 19:00) avrà inizio il Novenario di preparazione alla Festa del 2 giugno, che quest’anno avrà come tema “Marcellino, ministro della Misericordia di Dio”.