Appuntamento domani sera nella basilica di Santa Maria Maggiore per la messa conclusiva della forania di Piedimonte Matese
La Redazione – È stata la prima visita pastorale della Diocesi di Alife-Caiazzo quella compiuta da Mons. Valentino Di Cerbo negli ultimi due anni e mezzo. Sì, perché dal 1986 – anno in cui le due ex diocesi diventavano una – non era mai stata completata una simile missione necessaria e indispensabile tra i doveri e le responsabilità di ciascun vescovo.
Non solo, anche prima di quella storica data, non si ricordano visite pastorali se non correndo indietro di ancora altri 20 o 30 anni circa.
Domani sera 31 maggio il Vescovo celebrerà la messa conclusiva di questo lungo percorso con i sacerdoti e i fedeli della forania di Piedimonte Matese, l’ultima ad essere stata toccata dalla presenza del Pastore; l’appuntamento è alle 19.00 nella Basilica di Santa Maria Maggiore.
Fissata invece per il prossimo autunno la celebrazione conclusiva e un momento di ringraziamento in cui saranno presenti i fedeli dell’intera Diocesi.
Dopo aver toccato le parrocchie del fronte matesino, Mons. Di Cerbo nell’ultima settimana è stato presente per due giorni all’ospedale civile della Città, la cui cappella rientra nel territorio della parrocchia di Ave Gratia Plena, e altri due giorni nella frazione alifana di Totari: giorni intensi, partecipati, vissuti con entusiasmo nel dialogo, nel confronto, nello scambio di esperienze e reciproche parole di speranza.
La Visita del Pastore è la visita di Gesù al suo popolo, e la Visita pastorale ha dato quotidiana ed immediata certezza di tutto questo; ecco perchè sin dal primo momento il vescovo Valentino ha voluto che essa non fosse stata soltanto un momento formale, burocratico, un passaggio veloce: ha chiesto di incontrare gli ammalati, di entrare nelle case della gente per raccontare la parola di Dio, per fermarsi a parlare; ha voluto dialogare con le associazioni presenti nei comuni per ringraziare, sostenere e incoraggiare l’impegno profuso per il territorio con disinteresse e l’unico obiettivo di far crescere nel bene le comunità. Ha voluto incontrare gli studenti, tantissimi, distribuiti nelle scuole dei 24 comuni del territorio diocesano, momenti tra i più veri in cui il dialogo ha rappresentato davvero l’incontro “a tu per tu” che Gesù chiede di avere con ciascun uomo: scambi di parole, di “perchè”, domande di senso sulla vita e su Dio.
Una nuova strada tracciata, questo ha rappresentato per la Chiesa di Alife-Caiazzo la visita pastorale di Mons. Di Cerbo.
Per domani, nella basilica di Santa Maria Maggiore, grande attesa il messaggio che il Vescovo darà alle parrocchie di questa forania e le future indicazioni pastorali.