Home Chiesa e Diocesi Piedimonte Matese. L’oratorio di Santa Maria Maggiore resta chiuso. Ecco il perché

Piedimonte Matese. L’oratorio di Santa Maria Maggiore resta chiuso. Ecco il perché

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In attesa della certificazione relativa all’impiantistica esterna e al verbale di consegna dei lavori, la Parrocchia di Santa Maria Maggiore spiega le ulteriori ragioni per cui dopo la manifestazione sportiva di domenica nei campetti della parrocchia, gli spazi riservati alle attività all’aperto dei ragazzi continueranno a rimanere chiusi

Comunicato – La manifestazione sportiva di domenica 29 maggio organizzata dal Coni (Comitato Olimpico Nazionale Italiano) a Piedimonte Matese ha raccolto l’entusiasmo di quanti vi hanno partecipato.
Ammirazione e sorpresa in chi per la prima volta, dopo lunghi anni, ha potuto verificare il recupero dei campetti sportivi dell’oratorio della parrocchia di Santa Maria Maggiore e attende la fruibilità quotidiana degli stessi da parte di bambini e ragazzi.
I campi sportivi tanto attesi sono stati realizzati dall’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Vincenzo Cappello, in risposta alla disponibilità, a titolo gratuito, garantita dalla Parrocchia che per 10 anni si è vista impedita nell’utilizzo di uno spazio di sua proprietà in quanto il Comune di Piedimonte Matese realizzava nel sottosuolo di questa area un parcheggio pubblico.
Tuttavia la Parrocchia, che per circa 10 anni ha atteso la restituzione di questo spazio privato, occupato da un cantiere pubblico, al momento ancora non ne dispone ufficialmente; e i tempi di attesa dei campetti sportivi potrebbero protrarsi dopo che l’amministratore parrocchiale don Andrea De Vico, di concerto con  gli organi consultivi della parrocchia (Consiglio pastorale e Consiglio Affari economici) ha riscontrato e fatto presente al sindaco di Piedimonte Matese alcune criticità circa l’effettiva fruibilità e sicurezza dei luoghi appena restaurati.
Di tali limiti – come lo stesso don Andrea De Vico ha comunicato al sindaco in data 23 maggio – ha provveduto a dare notizia al tecnico comunale Ing. Palermiti “il quale si è riservato di esaminare gli atti in ufficio”.
La Parrocchia, che per lungo tempo ha atteso la conclusione di tali lavori oggi paga il prezzo di una attività pastorale “a metà” cui tuttavia hanno dato sostegno la passione incondizionata e l’entusiasmo dei gruppi di Azione Cattolica che in questa circostanza, e ancor di più dopo il terremoto del 2013 che rendeva inagibili ulteriori ambienti parrocchiali, non ha mai smesso di servire il territorio con le attività di formazione e animazione che la distinguono.
La Parrocchia che intende al più presto gestire le attività oratoriali secondo precisi programmi pastorali parrocchiali, prima della formale consegna degli ambienti, auspica che gli spazi rispondano a criteri di sicurezza e fruibilità nel pieno rispetto della legge, ma soprattutto dei bambini e dei giovani che li frequenteranno.

comunicato stampa

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