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Castello del Matese. Lo storico pellegrinaggio a Castelpetroso, venerdì 17 la partenza

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Dal 17 al 20 giugno, pellegrini castellani di ogni età s’incammineranno alla volta della Basilica della S. S. Addolorata di Castelpetroso

La Redazione – Anche quest’anno è in calendario il pellegrinaggio a piedi da Castello del Matese in direzione Castelpetroso.
Il pellegrinaggio ha un significato storico, essendo una tradizione che si ripete da 108 anni. I pellegrini percorrono 40 chilometri di notte, attraverso gli antichi sentieri del Matese, raggiungendo anche un’altezza di 1600 metri.
Sono più di 200 i fedeli s’incamminano alla volta della Basilica della S. S. Addolorata di Castelpetroso, quest’anno dal 17 al 20 giugno, rinnovando una fede che il tempo non potrà mai scalfire. La messa del venerdì sera, alle 22.00, darà modo ai fedeli di radunarsi; a seguire, la confessione, l’eucarestia la benedizione dei pellegrini in partenza e termina la domenica pomeriggio, alle 16.00,  con il ritorno a Castello del Matese con la benedizione del pellegrinaggio.
Quest’anno inoltre, anno Giubilare, il pellegrinaggio assume una valenza ancora più  importante che si aggiunge all’ Indulgenza Plenaria Straordinaria riconosciuta a solo altri tre pellegrinaggi “ storici “ verso Castelpetroso, quello di Baselice, di Pietramelara e  di San Gregorio Matese, ovvero  di poter vivere le opere di Misericordia godendo della Grazia dell’indulgenza per l’attraversamento della Porta Santa della Basilica di Castelpetroso.
Le origini del Pellegrinaggio vanno ricercate nella tradizioni popolari  che dopo  il 22 marzo 1888, giorno in cui la Vergine apparve per la prima volta a due contadine del posto Bibiana e Serafina, da tutti i paesi vicini iniziarono a recarsi verso il luogo delle apparizioni.
Le Apparizioni a Castelpetroso sono in seguito continuate saltuariamente fino al 1970 circa, e molte sono le persone che ne hanno reso dettagliata testimonianza. Ma la più importante è avvenuta la mattina del 26 Settembre 1888 quando il Vescovo dell’antica Diocesi di Bojano Mons. Francesco Palmieri si porta alla grotta e anche lui ha la grazia di vedere la Madre Addolorata, nello stesso atteggiamento descritto dalle prime due veggenti.

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