Christian Mirto, liceale a musicista, è tra i ragazzi che si sono esibiti martedì scorso con Bennato al Liceo piedimontese. Oggi conserva un bel ricordo dell’esperienza, e ci ha scritto qualche riga…
La notizia della presenza di Eugenio Bennato ha colto tutti di sorpresa al nostro Liceo, sapevamo sarebbe stata una di quelle occasioni uniche che ti restano dentro, e che arricchiscono il bagaglio di esperienze che ognuno di noi porta dentro di sé.
L’attesa, nei giorni precedenti alla nostra esibizione di martedì con Bennato nel cortile dell’istituto, è stata caratterizzata dalla grande emozione di vederlo da vicino e condividere con lui una mattinata di musica e spensieratezza, all’avvicinarsi della fine dell’anno scolastico; ma si è fatta sentire anche un po’ di tensione per l’incontro di cui saremmo stati protagonisti, la paura di sbagliare e commettere qualche errore. Era una grande responsabilità per noi che avremmo suonato con lui – io, Nicolas Vecchio, Alfonso Marsilia, Giovanni Gaudio e Marco Maiello. Ci tenevamo a fare bella figura. E allora è stato un susseguirsi di prove a scuola, soprattutto con Ezio Lambiase, compagno di concerti di Bennato, che con noi ha condiviso il palco quella mattina e ci ha accompagnato nella preparazione in auditorium. L’attesa era tanta e palpabile pure tra gli stessi nostri docenti. Anche loro nella giornata della musica di martedì erano molto emozionati di assistere a un concerto tutto per la comunità liceale, e non si tiravano indietro quando c’era da scattare foto ricordo e chiedere autografi.
Eugenio Bennato è arrivato al liceo alle 11 circa, e siamo subito rimasti sorpresi di quanto fosse una persona semplice, disponibile a incontrare e stringere la mano di tutti. L’umiltà di questo artista è stata davvero un esempio per tutti noi.
Ma l’emozione più grande è arrivata al momento della nostra esibizione: siamo saliti sul palco un po’ tremando, ma è bastato poco prendere fiducia. Così alla tensione è subentrato l’entusiasmo e la voglia di divertirci. Con lui abbiamo suonato “Brigante se more” e “Che il mediterraneo sia”, poi Bennato ha suonato altre canzoni con Ezio.
Un esperienza per noi ragazzi indimenticabile…
Alla fine ci è sembrato di suonare con un nostro amico!