Movimenti appena avvertiti ai piani più alti delle abitazioni
La Redazione – Le scosse vanno avanti con regolarità da circa un mese: il 17 maggio il picco di maggiore intensità rispetto alle altre, poi questa mattina si è tornato a registrare un movimento tellurico di 2.6 gradi, quel tanto che basta ad allertare senza far danni.
Parliamo di una delle aree a più alto rischio sismico in Italia, dove il monitoraggio è costante e i risultati attestano il perdurare di piccole scosse.
Seppur l’area direttamente interessata non sia stata quella che guarda al territorio tra Piedimonte Matese e San Potito, qualche leggera ondulazione, soprattutto nei piani più alti delle case, è stata ugualmente avvertita.
Per maggiori informazioni e aggiornamenti in tempo reale è possibile tenere d’occhio il sito dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia.