Presto la comunità dei fedeli di Alife in pellegrinaggio anche alla frazione di Totari
La Redazione – Il Giubileo di San Sisto sta donando alla città di Alife momenti intensi, in cui fede e devozione inevitabilmente si incrociano, si fondono tra loro per donare alla vita dei cittadini freschezza evangelica, vigore.
In questo anno, in cui si celebra il terzo centenario del ritrovamento del corpo del Santo patrono (1716-2016), sono tante le novità e le sollecitazioni che vengono dalla parrocchia, su impulso della Diocesi, per far sì che la festa non sia solo di una comunità, ma contagi tutte le parrocchie diocesane. Potremmo definirlo l’anno delle “prime volte”.
Per la prima volta, ad aprile, le reliquie di San Sisto hanno fatto il giro della città; per la prima volta sabato sera, il busto argenteo del Patrono ha lasciato la Cattedrale per fare visita alla parrocchia di San Michele Arcangelo, nella frazione del comune in zona collinare e così avverrà il 26 giugno (al mattino) anche per la parrocchia di San Giovan Giuseppe della Croce, nella frazione di Totari in piena campagna alifana.
Dopo la messa, il parroco don Cesare Tescione e Padre Bruno Bisceglia sj (quest’ultimo di origine alifana residente a Napoli), con un nutrito gruppo di fedeli – presente anche il sindaco Salvatore Cirioli e la nuova amministrazione – hanno condotto la statua di San Sisto fino a Porta Roma, quindi all’uscita del centro storico cittadino. Da qui il corteo di auto ha accompagnato il patrono nella frazione di San Michele dove i parrocchiani con don Stefano Pastore hanno riservato una calorosa e sentita accoglienza.
Commovente l’ingresso del Santo nella piccola chiesa di periferia, troppo piccola per contenere le tante persone del luogo e del centro cittadino riunite intorno al loro amato protettore cui hanno manifestato il loro affidamento con il canto dell’inno.
“Con questo gesto – così don Stefano ha ringraziato gli alifani giunti nella frazione sanmichelese – ci consegnate il vostro cuore e la vostra devozione: un dono e uno scambio che ci fanno crescere come unica grande comunità, in sintonia con le parrocchie di tutta la Diocesi di cui San Sisto è patrono”.
La chiesa è rimasta aperta fino a tarda ora per la preghiera animata dal gruppo dell’Apostolato della preghiera.
Ieri sera, dopo la celebrazione della messa, il corteo ha fatto il percorso inverso riportando il busto di San Sisto in Cattedrale, nuovamente accolto dai suoi figli alifani.
