Festa religiosa e festa civile per un programma ricco di appuntamenti fino a domani (15 giugno)
Patrizia Merola – È ancora festa per la comunità di Baia e Latina, in occasione delle celebrazioni in onore di Sant’Antonio da Padova e di quelle del Patrono San Vito Martire.
Tutto ha avuto inizio con la tredicina dedicata a S. Antonio, iniziata lo scorso 1° giugno e terminata con la novena a S. Vito del 6 giugno.
Il culto di S. Vito, legata alle sue capacità di guarigione dalla rabbia e dall’idrofobia, ha origini piuttosto antiche e la sua adorazione accomuna i paesi del circondario. In passato, erano soprattutto i pastori e gli allevatori del posto a chiedere la benedizione degli alimenti con cui nutrivano il loro bestiame. Questa usanza apparteneva anche ad allevatori provenienti da luoghi più distanti, i quali, nel periodo della transumanza trasportavano le proprie mandrie sul Matese, fermandosi per la benedizione.
Inizialmente separate (il 15 giugno si teneva quella religiosa, mentre ai primi di settembre quella civile), la festa religiosa e quella civile sono state unificate negli anni ’70, mentre alla tradizionale processione del mattino è stata di recente aggiunta quella serale, per incrementare il numero dei partecipanti.
Lo stesso accadeva per quanto riguarda i festeggiamenti del Santo di Padova: la messa, comprendente la benedizione dei pani, si svolgeva il 13 giugno, mentre il corteo e la festa civile veniva posticipata alla metà di luglio. L’idea di spostare al mese successivo la seconda parte della festività era legata alla volontà di richiamare in paese i tanti compaesani residenti all’estero.
Da qualche anno, quindi, i due culti sono stato uniti, com’è dimostrato anche dal fatto che i contributi offerti dagli abitanti e dai compaesani emigrati all’estero fanno capo ad un solo comitato.
