Dopo la firma tra i sindaci dell’Alto Casertano e il Gal in vista di una nuova progettualità per lo sviluppo del territorio, il presidente dell’Ente Ercole De Cesare trova l’appoggio del vescovo Valentino
La Redazione – Promuovere lo sviluppo locale “partecipando”, favorire collaborazione tra Enti per potenziarne le reciproche risorse: su questi principi si fonda il partenariato siglato questa mattina tra il Gal Consorzio Alto Casertano e la Diocesi di Alife-Caiazzo. Un intento che trova un precedente nella firma del protocollo che univa i due Enti per la promozione della Via Francigena del Sud avendo il Gal preso parte al più complesso progetto “I cammini d’Europa”.
Si continua a guardare al futuro e il Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 della Campania adottato formalmente dalla Commissione Europea il 20 novembre 2015 chiede ancora una volta ai Gal l’animazione delle comunità locali a partire da forme di partecipazione e condivisione delle progettualità. L’Europa punta all’integrazione delle forze, parla di partecipazione e chiede un’attenta considerazione di esigenze, potenzialità, criticità locali: solo la conoscenza del territorio nelle sue variabili ambientali, sociali ed economiche può favorire la concreta progettazione di sviluppo sinergico.
La firma di stamattina tra De Cesare e Di Cerbo, alla presenza del coordinatore del Gal, Pietro Andrea Cappella, traccia da oggi la strada su cui lavorare serenamente contando sulla condivisione dell’unico obiettivo, di far crescere l’Alto Casertano e offrire ai suoi abitanti la certezza di abitare un pregevole angolo di terra dove campagna e montagna si rivelano continuamente potenziali economici e turistici.
Piccoli consorzi, cooperative culturali, studio e potenziamento del mondo agricolo, recupero storico artistico dei borghi rurali: il Gal da 20 anni lavori in questa direzione e punta su nuovi e migliori risultati.