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Nasce l’Istituto Superiore di Scienze Religiose Interdiocesano dell’Area Casertana

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Intitolato ai Santi Apostoli Pietro e Paolo, l’Istituto nasce dall’intesa tra le chiese particolari di Aversa, Capua, Caserta, Alife-Caiazzo, Sessa Aurunca e Teano-Calvi

La Redazione | Una novità che porterà vantaggi significativi alle comunità appartenenti alle diocesi dell’Area casertana: l’Istituto Superiore di Scienze Religiose Interdiocesano.
L’istituto nasce dall’intesa tra Mons. Angelo Spinillo, Vescovo di Aversa, Mons. Salvatore Visco, Arcivescovo di Capua e Mons. Giovanni D’Alise, Vescovo di Caserta, con la partecipazione di Mons. Valentino di Cerbo, Vescovo di Alife-Caiazzo, Mons. Orazio Francesco Piazza, Vescovo di Sessa Aurunca e Mons. Arturo Aiello, Vescovo di Teano-Calvi.
L’ISSR Interdiocesano dell’Area casertana, Santi Apostoli Pietro e Paolo, questa la denominazione, la cui responsabilità giuridica ed economica spetta ai Vescovi di Aversa, Capua e Caserta, avrà sede presso l’Arcidiocesi di Capua. La funzione di Moderatore spetterà a Mons. D’Alise, mentre espleterà quella di Direttore, almeno per i primi tempi, il professore don Emilio Nappa, della Diocesi di Aversa.
Le lezioni verranno svolte da cinque docenti stabili, provenienti dalle tre diocesi, i cui curricula saranno valutati in vista dell’assunzione, mentre per la selezione degli altri insegnanti si terrà conto della residenzialità. Altri criteri essenziali fissati nell’accordo tra i Pastori delle Diocesi fondatrici sono inerenti alla carica di Direttore, di durata triennale e rinnovabile solo una volta in maniera consecutiva, e quella del Moderatore, sempre di durata triennale, che può venire eletto dai Vescovi fondatori e solo una volta. All’elezione prenderanno parte anche i Vescovi delle Diocesi collaboratrici. Parti integranti del Consiglio d’Amministrazione dell’Istituto saranno i Vicari generali delle tre Diocesi promotrici.
Punto di forza del nuovo organo è la formazione religiosa dei laici che abbia come condizione imprescindibile uno scambio continuo tra studio teologico e attività pastorale, al cui fine sono previsti almeno due incontri l’anno col Direttore. Lo scopo di questa iniziativa è la diffusione e il rinvigorimento della cultura evangelica, suscitando in laici e religiosi il senso di una vita cristiana vissuta secondo coscienza e responsabilità cristiana.

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