Una torre da restaurare e rendere fruibile, ma anche un evento per ripercorrere le tradizioni e la storia del luogo. Il progetto è stato candidato al bando regionale per la valorizzazione dei beni culturali campani
La Redazione | E’ uno dei luoghi più amati dai cittadini di Piedimonte Matese. E quella torre campanaria, che da lassù domina la vallata sottostante, è da lungo tempo così, in balia del degrado, soprattutto dopo il sisma del 2013 che l’ha resa non sicura. Ecco allora che il Comune spera di vedersi finanziato il progetto presentato in Regione nell’ambito del bando per la valorizzazione e la promozione di beni e siti culturali della Campania (Programma Operativo Complementare).
L’Amministrazione comunale ha proposto il restauro conservativo della struttura risalente al XVIII secolo, oggi inibita all’accesso per motivi di sicurezza: obiettivo, un restyling estetico e funzionale per far sì che ritorni sicura e fruibile, soprattutto in chiave turistica e con un occhio di riguardo alla riscoperta di riti e tradizioni che hanno caratterizzato la località San Pasquale, com’è nota l’area dove ha luogo il convento di Santa Maria Occorrevole.
Il progetto ideato include infatti non solo le opere di ristrutturazione e restauro, ma anche la programmazione di un grande evento che valorizzi le radici storiche del luogo, da intitolare “Osservando il cielo dal Matese”. Stando al progetto, il piazzale circostante la torre diventerebbe una grande meridiana, collegandosi così a quell’osservatorio che un tempo si trovava nel vicino convento, e i cui strumenti oggi sono conservati al museo civico Raffaele Marrocco. Proprio il museo sarebbe coinvolto nell’iniziativa con laboratori didattici e mostre. E poi ci sono osservazioni, tradizioni e riti da riprendere, come quello di “comunicare” giù a Piedimonte il mezzogiorno astronomico grazie alla meridiana, e far suonare all’unisono tutte le campane della città.
Tutti ci auspichiamo che la Regione Campania ritenga valido il progetto del Comune, finanziandolo e permettendo che quella torre e tutta l’area riviva,con decoro e la partecipazione di tutti.