Prima l’intronizzazione del Santo, poi l’inizio del novenario sul tema Le domande del Vangelo: anche il popolo alifano, come i discepoli di Gesù, alla ricerca di senso
La Redazione | L’intronizzazione di San Sisto, come ogni primo agosto, trova gli alifani – sempre numerosi – riuniti in Cattedrale per dare inizio al novenario in onore del Santo Patrono, protettore della città e della Diocesi di Alife-Caiazzo.
Anche quest’anno la folla non è mancata per applaudire la salita del busto argenteo del papa e martire che il conte Rainulfo volle in città nei primi anni del XII secolo per scongiurare il pericolo della peste che incombeva sulle vite degli alifani.
Da allora il legame tra il Santo e la città è rimasto immutato: fiducia, abbandono, devozione, affidamento sono i sentimenti che da quasi mille anni distinguono la popolazione.
Durante tutto il novenario, sarà il vescovo Mons. Valentino Di Cerbo a presiedere l’eucarestia e curare l’omelia sul tema de Le domande del Vangelo, dove trovano posto i perché, i dubbi, dei discepoli e della gente radunata attorno a Gesù alla ricerca di verità e di senso.
Quale migliore occasione per parlare alla moltitudine se non quello di una novena che per prassi o per scelta di fede richiama centinaia di fedeli? È il momento popolare, quello in cui la parola di Dio può comunicare ed essere accolta, ascoltata, meditata da molti; e sono giovani, bambini, anziani, famiglie intere ad accorrere in chiesa in questa circostanza, occasione in cui la pietà popolare trova espressione in una affollata presenza che necessita di essere educata a compiere un passaggio verso una fede più matura, ma soprattutto consapevole, fatta non solo di occasioni e devozioni abitudinarie.
Le domande del Vangelo proposte dal Vescovo si pongono in quest’ottica di rieducazione, di crescita, di maturazione che va oltre l’applauso e i botti di un momento di emozione che troppo spesso colorano le nostre feste patronali.
Ad arricchire il percorso verso la festa di San Sisto, la rappresentazione in tre atti della Traslazione di San Sisto I Papa e Martire, un lungo pezzo teatrale rinvenuto circa 30 anni fa nell’archivio della Cattedrale: già allora il gruppo parrocchiale di Azione Cattolica decise di dare voce e corpo al prezioso documento mettendo in scena l’opera di un anonimo di cui mai si è saputa notizia se non la profonda devozione per il Patrono affidata ad un’opera donata alla comunità.
Si torna ad andare in scena; alcuni tra gli attori vengono da quell’esperienza passata, ma la gran parte di essi e delle comparse è nuova e porta con sé l’entusiasmo e l’emozione di questa prima da condividere con il pubblico.
Circa 40 le persone coinvolte tra recitazione, allestimento delle scene, preparazione dei costumi.
L’appuntamento è per domenica 7 agosto, alle 22.00, presso la Cappella di San Sisto fuori le mura, scenario naturale per una storia che torna a raccontare agli alifani il prodigio di San Sisto giunto alle porte della città per sanare e guarire, nel corpo e nello spirito. (Clicca sulla locandina)