Il volume si basa sulle testimonianze di persone che, in un modo o nell’altro, sono state protagoniste del gioco del calcio sanpotitese, ed è stato realizzato grazie al contributo dell’Amministrazione comunale
La Redazione | “Riunire in un libro l’evoluzione, le storie e le immagini riguardanti il calcio a San Potito”: è questa l’intenzione, o meglio il desiderio, che accompagna da sempre Antonio Lombardi, un uomo costretto su una sedia a rotelle dalla nascita.
Nasce dal racconto di Antonio Mai fuori gioco, libro curato da Angiolo Conte e Francesco Biondi e pubblicato dall’Associazione Culturale “Pierluigi Conte”, grazie al contributo dell’Amministrazione comunale di San Potito Sannitico.
Il testo si presenta come un’opera corale di ampio respiro, in cui la testimonianza di Antonio Lombardi si fonde con quelle di tutte le persone che, per un verso o per l’altro, sono stati protagoniste del gioco del calcio sanpotitese. Il ricordo, il più delle volte nostalgico, degli anni d’oro del calcio s’intreccia con la ricostruzione delle diverse esperienze di coloro che del calcio hanno potuto cogliere la magia.
Cos’è cambiato dagli anni del secondo dopoguerra ad oggi nel gioco del pallone? Cosa si è perduto nel tempo? Ieri come oggi sarebbe ingenuo credere a un calcio privo di condizionamenti e corruzione. Ed è un dato di fatto che politica e economia rappresentano il substrato ineliminabile di questo sport, che continua ad essere uno dei più seguiti e amati da ogni generazione.
A San Potito Sannitico sono due le realtà calcistiche che rappresentano la cultura del paese: U.S. San Potito e Polisportiva. Nel 1984 ne nasce una terza, la Sporting San Potito, mentre tra il ’98 e il ’99 le prime due si uniscono per formarne una sola, ossia la U.S. San Potito Centro.
Cambiano allenatori, si modifica il mercato dei giocatori, ma la passione e il fervore degli albori contraddistinguono la tradizione calcistica sanpotitese sempre, fino al 2001, anno in cui il fenomeno si spegne.
Chi ha avuto l’onore di praticare questo sport, negli di maggiore effervescenza, afferma con convinzione che giocare a calcio significa provare emozioni forti; ogni partita genera un misto di stati d’animo, soddisfazione, sacrificio, orgoglio e quel pizzico di invidia necessaria per rendere al meglio.
Il racconto evocato da Mai fuori gioco prosegue con una carrellata di fotografie che fa da corredo al testo occupando le sue pagine conclusive. Le foto immortalano alcuni dei momenti più significativi del calcio sanpotitese e delle formazioni che ne hanno compiuto le indimenticabili gesta.