Gli italiani sono fatti così, e più volte lo hanno ben dimostrato: mai tirarsi indietro! Tutti insieme a dare una mano lì dove ce n’è bisogno. A poche ore dal sisma che ha colpito l’Italia centrale nella giornata di ieri e che stamattina fa registrare 247 morti, da più parti sono venute significative decisioni per portare aiuto alle popolazioni colpite dal terremoto e dal dolore.
Vediamo nel dettaglio, come alcuni dei nostri comuni hanno pianificato la loro solidarietà.
Sant’Angelo d’Alife
Presso la sede del Comune o del CISOM (Piazza Umberto I), da giovedì 25 agosto fino a venerdì 2 settembre, dalle 8.00 alle 14.00, e il martedì e il giovedì anche dalle 15.00 alle 18.00, sarà possibile donare beni di prima necessità secondo le indicazioni della Protezione Civile Nazionale presente sui luoghi terremotati: occorrono infatti latte in polvere, omogeneizzati, pastina per neonati e pannolini; intimo e giubbotti per tutte le età; lenzuola e coperte; latte a lunga conservazione e acqua; scatolame vario; sapone liquido, bagnoschiuma, deodoranti, fazzoletti di carta.
Piedimonte Matese
I volontari della Protezione Civile cittadina sono pronti ad intervenire in collaborazione con i colleghi della Protezione Civile della Campania; è previsto infatti l’allestimento di un campo base per l’accoglienza di 500 persone. In attesa di disposizioni, al fine di coordinare al meglio tutte le attività di soccorso, è possibile portare presso la sede di Piedimonte, in piazza De Benedictis, beni di prima necessità che gli stessi volontari provvederanno a recapitare nei luoghi dell’emergenza.
Alife
Oggi pomeriggio dalle ore 16.30 sarà possibile conferire generi di prima necessità presso il Comune di Alife. Successivamente il Comune stesso provvederà a consegnarli nelle zone interessate, previo accordo con la Protezione Civile.
Il sindaco Salvatore Cirioli ha predisposto anche l’arrivo di un centro mobile per la raccolta del sangue a cura dell’Avis, dalle 16.30 alle 18.30, sempre in Piazza della Liberazione: al momento non ci sono particolari richieste di sacche ematiche, difatti la Protezione Civile ha fatto sapere che “non c’è emergenza di sangue ma ben venga la solidarietà” e una maggiore apertura su questo fronte delle donazioni.