Il sindaco Francesco Zarone ringrazia quanti si sono tempestivamente mobilitati per evitare il peggio
La Redazione – L’incendio che per l’intero pomeriggio di ieri e le ore notturne ha devastato monte San Nicola lascia oggi uno scenario terribile. Svetta tra la cenere il sito archeologico della sommità, non di certo per essere ammirato, visti i danni che ha subito l’intera area.
Almeno 100 gli uomini sono stati impegnati a spegnere e a proteggere le abitazioni nei punti più critici, tra Vigili del Fuoco, Protezione civile, Carabinieri e volontari.
Il sindaco di Pietravairano, Francesco Zarone, personalmente sul luogo dell’incidente ha voluto ringraziare quanti hanno manifestato solidarietà e si sono adopertati per evitare il peggio: “Grazie di cuore ai Sindaci dei paesi limitrofi che hanno inviato uomini e mezzi, fa sapere dalla sua pagina Facebook: Marzano Appio, Ailano, Vairano Patenora, Camigliano. Grazie ai nostri uomini delle Guardie Ambientali/Protezione Civile, alla Croce Rossa di Pietravairano, ai nostri Vigili, agli impiegati comunali accorsi, alla Comunita’ Montana del Matese, ai contadini di Pietravairano che chiamati in causa si sono subito mobilitati e tantissimi altri volontari. Grazie anche alla mia amministrazione, tutti presenti e in primissima linea. Forse dimentico molti, ma credetemi sono e siamo sfiniti. Una cosa e’ certa la sinergia, la collaborazione, il lavoro e’ stato tempestivo e straordinario, Forse abbiamo evitato una strage. Molti di noi hanno pianto, per la paura, l’emozione per il Nostro Teatro Tempio, cosi’ violentato nel momento in cui stava rifiorendo. Ma uniti usciremo piu’ forti”.
Ed è proprio sullo stato del Teatro Tempo che si concentra l’attenzione e la polemica: la natura dolosa del rogo lascia trapelare forti polemiche tra chi intravede in questo gesto la volontà di arrecare un vero e proprio danno al nascente fermento culturale generato intorno a questo luogo dove i volontari di diverse associazioni collaborano con l’unico fine di dare lustro e visibilità ad un sito archeologico di raro spessore.
Il monumento
Si tratta di un complesso risalente al II-I secolo avanti Cristo. Un teatro di piccole dimensioni, con orchestra, proscenio e cavea, sovrastato da un tempio a tre celle, definito di tipo “tuscanico“. Le due componenti, sarebbero contemporanee tra loro, e realizzate come un unico complesso religioso. La struttura, della quale restano soltanto le fondamenta e qualche residuo murario, è stata oggetto dal 2002 di un complesso intervento di restauro e ricostruzione, ancora in corso, che ha suscitato estremo interesse nella comunità scientifica e tra gli appassionati di storia. (www.tantestorie.it)