Home Chiesa e Diocesi Alvignano. Annamaria se ne va con le sue mani d’artista

Alvignano. Annamaria se ne va con le sue mani d’artista

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I funerali oggi pomeriggio alle 16.00 nel Santuario dell’Addolorata

annamaria d'alessio alvignano 2La Redazione – La malattia, la preghiera, il dolore, la famiglia: gli ultimi mesi di Annamaria D’Alessio; ed ora il silenzio e la serena certezza che quel sacrificio, unito alla forte esperienza di tutta la vita, l’hanno portata a Dio.
Si è spenta ieri nella sua casa, con il marito e i figli accanto per le ultime parole, le ultime carezze; questo pomeriggio, alle 16.00, i funerali nel Santuario dell’Addolorata.
Annamaria, priora dell’Ordine secolare dei Servi di Maria ad Alvignano (esperienza laicale dell’esperienza e dello spirito dei Servi di Maria), ha dato un segno forte ed incisivo alla vita della parrocchia di San Nicola, preso parte alle storie di molte famiglie in difficoltà. Sfuggente e distante dai “commenti di troppo”, scegliendo di servire con silenzio, con discrezione, ma sempre con prontezza, con la fretta di chi sente l’urgenza di essere e fare per un fratello in difficoltà o una famiglia in difficoltà.
La sua, la casa con la porta sempre aperta, d’inverno e d’estate; senza chiavi, senza segreti; la casa con il profumo di pulito e di cibo buono: segno di attenzione minuziosa e attenta per la numerosa famiglia, per gli ospiti, per gli amici. Una casa divenuta laboratorio di ogni arte: la carità, le relazioni, e quella sopraffina di pennelli, matite e colori.
Dai ritratti al decoro, passando per la straordinaria esperienza condivisa con marito e figli dell’Antica Fornace del Matese per la lavorazione artigianale di cotto e ceramiche, la sua vita è stata una lunga esperienza creativa; nel frattempo i lunghi anni dell’insegnamento alle scuole medie di Alvignano crescendo intere generazioni di alunni e divenendo riferimento sicure per numerosi colleghi.
Ricordano di lei la severità e la dolcezza, l’autorevolezza e la familiarità del suo carattere tanti papà, mamme e i loro figli, tutti seduti tra quei banchi.
Mani magiche? Forse…
Cuore e mani su un’unica frequenza, da cui è venuta ogni soluzione.
La sua presenza, il suo lavoro, la disponibilità garantita alla comunità parrocchiale hanno toccato trasversalmente le esperienze di Azione Cattolica, della Caritas, delle celebrazioni liturgiche, delle attività di catechesi: tutti a lei inevitabilmente sono ricorsi, perché c’era…
Nulla di straordinario se non fosse per il motore del suo entusiasmo: la preghiera.
Numerosi i viaggi a Medjugorje e ad ogni ritorno, lei, più forte di prima, più sorridente, ancora più determinata a dare ritmo alla vita, la sua, quella dei nipoti, dei figli, di tutti.
Se ne va. Si sposta altrove. Di lei restano tanti segni, e una bella testimonianza.
Rimane il suo sorriso e la sua voce ferma, lo sguardo deciso e l’invito speso volentieri per i più giovani, ad avere un ambizione nella vita, ad avere un traguardo da raggiungere, a non sciuparsi, ma creare e ricreare, con originalità.
La vicinanza del vescovo Mons. Valentino Di Cerbo, in questo momento di dolore, oltre ad essere il ricordo nella preghiera per la sua anima e per i familiari, manifesta gratitudine per la vita di Annamaria donata per il Vangelo e per gli uomini, senza misure, senza condizionamenti; per aver donato alla sua comunità parrocchiale tempo, attenzioni, cura con passione e gioia.

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