Premio “fuori programma” per il gruppo matesino che ha scelto di celebrare il valore dell’acqua risalendo alle origini
La Redazione | Una menzione speciale “per la tecnica fotografica, l’approccio visionario ed estetico e la ricerca storiografica” è andato al cortometraggio in concorso Mefitis, diretto da Gabriele Biasi, con la collaborazione di Vincenzo Meola, Alessio Pece, Pasquale Boiano e Pierangelo Rapa.
Un omaggio all’acqua e alla terra sannita, da cui viene l’antica storia di San Potito Sannitico, il borgo che ha ospitato FateCinema a fine agosto. Un cortometraggio che coniuga mito e realtà, riportando di continuo l’attenzione sull’emergenza ambiente, sulla potente innocenza dei bambini e sulla natura (che è madre) che puntualmente soccorre.
Mefitis, protagonista del video, era di fatto una divinità italica legata alle acque, invocata per la fertilità dei campi e per la fecondità femminile; il suo culto era diffuso nell’Italia osco-sabellica, in particolare nelle zone abitate o frequentate dalle popolazioni sannitiche.
Nelle vesti della dea per la cinepresa di Gabriele Biasi, la cantante Amelia Villano, in arte Amy Vill (di Alife), nota per la sua ultima partecipazione al programma musicale televisivo The Voice 2015; poi come da regolamento del festival, sullo schermo sono finiti volti e voci di San Potito Sannitico, anch’essi – come per tutti i lavori in gara – la vera arma vincente della manifestazione.
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