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Arresti in Provincia di Caserta. Prosegue l’indagine

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Si attendono gli interrogatori delle persone arrestate ieri per lo scandalo sugli appalti truccati con la ditta Termotetti

arresti-alto-casertano-angelo-di-costanzoLa Redazione | Le indagini guidate dal Procuratore Maria Antonietta Troncone che ieri hanno portato all’arresto di 20 persone – di cui 7 sottoposte alla misura degli arresti domiciliari e 13 alla custodia cautelare in carcere – sono destinate ad allargarsi.
Il lavoro congiunto di Guardia di Finanza e Carabinieri è durato un anno ma proseguirà nei prossimi mesi con l’intento di fare chiarezza sul sistema di “appalti truccati” che ha coinvolto i comuni di Piedimonte Matese, Alvignano e Casagiove nelle persone dei rispettivi sindaci ed ex sindaco e la ditta Termotetti, aggiudicataria degli appalti per la raccolta e la gestione dei rifiuti in Alto Casertano.
Giornali e telegiornali ieri ne hanno diffusamente parlato aggiungendo qua e là i dettagli emersi dalla conferenza stampa del Procuratore, dal comunicato stampa diffuso dalla stessa e dalle intercettazioni telefoniche rese pubbliche.
Riflettori puntati su Angelo Di Costanzo, la figura politica di maggior rilievo in questa indagine in qualità di sindaco di Alvignano e Presidente della Provincia di Caserta, noto ormai da anni alla scena politica della Campania in seno a Forza Italia.
Attenzione anche su Vincenzo Cappello, sindaco di Piedimonte Matese, esponente del Partito Democratico.
In una nota diffusa ieri dal PD Campania, il segretario regionale Assunta Tartaglione e il commissario provinciale Franco Mirabelli hanno comunicato la sospensione del sindaco dal Partito, augurando di allo stesso di “dimostrare la propria estraneità ai fatti”: “In seguito all’inchiesta coordinata dalla procura di Santa Maria Capua Vetere per presunti illeciti negli appalti per la gestione dei rifiuti, la commissione nazionale di Garanzia, applicando le norme previste dal proprio regolamento, ha disposto la sospensione del sindaco di Piedimonte Matese, Vincenzo Cappello, che figura tra i destinatari delle misure cautelari. Una decisione opportuna e necessaria, vista la gravita’ dei reati ipotizzati, a tutela del Partito democratico e per consentire allo stesso Cappello di potersi difendere serenamente dalle accuse che gli vengono mosse. Portiamo avanti con fermezza la nostra battaglia per la legalità e non vogliamo che ci siano ombre o sospetti. Ribadiamo la fiducia nell’operato della magistratura, auspicando che eventuali responsabilità vengano accertate nel più breve tempo possibile. A Cappello, infine, auguriamo di dimostrare la propria estraneità ai fatti contestati”.
Per Cappello arriva anche la sospensione della candidatura, in seconda fascia, nella lista Terra & Acqua in vista delle prossime elezioni presso il Consorzio di Bonifica del Sannio Alifano.
Stessa sospensione per Pietro Andrea Cappella, attuale presidente dell’Ente consortile, candidato nella stessa lista, in quarta fascia.

1 COMMENTO

  1. Dovrebbero scavare ancora più in fondo ci sono altri pesci, ma questa già è una vittoria! !! Anche le accuse sono niente in confronto a tutto quello che fanno questi porci!!!!

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