Sono in tanti a chiedersi che cosa ne sarà della Giunta comunale a Piedimonte Matese, dopo il terremoto giudiziario che ha portato all’arresto del sindaco Vincenzo Cappello e dei responsabili dell’Ufficio Tecnico Comunale.
Una domanda lecita che si pongono un po’ tutti, visti i provvedimenti di custodia cautelare che hanno di fatto decapitato la guida amministrativa della città, e hanno portato agli arresti domiciliari anche dell’assessore Giuseppe Simonetti, coinvolto con il primo cittadino nell’inchiesta sui presunti appalti truccati in provincia di Caserta.
Il Prefetto ha già provveduto alla sospensione di Cappello e Simonetti dalle rispettive cariche pubbliche, come previsto dalla legge. Nel frattempo, stando allo Statuto comunale, è l’assessore più anziano prendere le redini dell’Amministrazione, ovvero Marcellino Iannotta, che si ritrova in un vicolo cieco sul piano amministrativo visto che egli stesso risulta tra gli indagati dell’inchiesta, assieme a Costantino Leuci, Attilio Costarella, Antonio Ferrante, Fernando Catarcio, membri della Giunta all’epoca dei fatti finiti sotto l’occhio della giustizia.
Ecco dunque che il finale più probabile che si prospetta è quello delle dimissioni di tutti gli assessori, che potrebbero arrivare nelle prossime ore. Staremo a vedere quali decisioni prenderanno gli amministratori. Resta lo sconcerto dei cittadini del Matese e dell’Alto Casertano dinanzi a questa vicenda giudiziaria che ha mosso solo i primi passi (sono in corso gli interrogatori di garanzia agli arrestati), e di cui si continuerà a parlare molto, nell’incredulità generale.
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