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Diocesi. A Nola per celebrare la XI Giornata per la custodia del Creato

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La XI Giornata verrà celebrata domani, 24 settembre, con un programma itinerante

manifesto-24-settembre-2016Annamaria Gregorio – Questo il titolo scelto dalla Conferenza Episcopale Regionale per la XI Giornata per la custodia del Creato da vivere in Campania, il prossimo sabato 24 settembre 2016, dalle ore 16:00 alle 20.00, presso la Diocesi di Nola, in contemporanea con l’iniziativa nazionale che si terrà nella Diocesi di Cuneo.
Settembre è il mese in cui la Chiesa celebra il Creato, ormai da un decennio: dieci anni dedicati alla salvaguardia di ciò che Dio ci ha donato e di cui ci ha fatto Custodi (Gen. 2,15)!
I Vescovi della Campania e le loro comunità hanno intrapreso, già dal settembre 2014, un percorso di sensibilizzazione sulla tutela dell’ambiente e soprattutto della salute, attraverso giornate tenutesi in diverse diocesi, dalla “terra dei fuochi” alla zona del termovalorizzatore, con tematiche interessanti: Aversa – Educare alla custodia del creato; Vallo della Lucania – Nuovi stili di vita: salute, nutrizione e turismo; Sessa Aurunca – Per una nuova agricoltura, consumo responsabile e modelli economici sostenibili; Pozzuoli – Contaminazioni delle matrici ambientali;  Acerra – Ricostruire la città.
Per il 2016 si riparte insieme da Nola, con un programma itinerante, che, dalle Basiliche paleocristiane di Cimitile si concluderà nella Cattedrale nolana, varcando la Porta Santa, con il messaggio del Cardinale Crescenzio Sepe alle comunità civili e religiose delle diocesi campane.
Appuntamento da non perdere, e da vivere soprattutto sulla scorta del Messaggio di Papa Francesco per la Giornata mondiale di preghiera per la cura del Creato, del primo settembre scorso, svoltasi in unione con i fratelli e le sorelle ortodossi, e con l’adesione di altre Chiese e Comunità cristiane. “Usiamo misericordia verso la nostra casa comune” – suggerisce il S. Padre – “La terra grida … perché abbiamo peccato” – occorre dunque un esame di coscienza, un pentimento e soprattutto cambiare rotta, con “un fermo proposito di cambiare vita”, nel rispetto della natura.
In una terra martoriata dal punto di vista ecologico, ci si auspica che iniziative del genere possano ridare fede, forza e vigore alle tante attese di speranza.

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