Home Chiesa e Diocesi I mille volti della carità. In Etiopia dalla Diocesi di Alife-Caiazzo

I mille volti della carità. In Etiopia dalla Diocesi di Alife-Caiazzo

A novembre, nel villaggio Gumuz che hanno visitato i nostri missionari, saranno battezzate 250 persone. La parola a Paolo Vitale, giovane seminarista diocesano

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La carità ha il volto dei tanti missionari che tutto l’anno, in forma stabile o per brevi periodi si affacciano sulla vita di migliaia di bambini, donne, anziani dei perduti villaggi africani, o sudamericani dove è concentrato il maggior numero delle missioni cattoliche o laiche.
Tra i protagonisti di un viaggio in Etiopia, lo scorso agosto, anche due giovani della Diocesi di Alife-Caiazzo, inseritasi nel progetto missionario promosso dall’Arcidiocesi di Benevento insieme alle diocesi di Amalfi-Cava de’ Tirreni e Teramo-Atri. Ieri mattina ne ha parlato il quotidiano cattolico Avvenire, ripercorrendo – proprio nel mese di ottobre dedicato alla missione – le tappe del viaggio verso il paese africano.
Per noi ne parla invece Paolo Vitale, seminarista diocesano in formazione presso il Seminario di Benevento, che il vescovo Valentino Di Cerbo ha chiamato all’impegno pastorale nella parrocchia di Santa Maria dell’Orazione di Pontelatone.
Da qui, ha portato con sé un altro giovane, Giuseppe Luongo per una significativa esperienza di prima evangelizzazione nei villaggi Gumuz.

“Anche quest’anno la nostra Chiesa si è unita alle parole di Papa Francesco facendosi Chiesa in uscita… Io e Giuseppe siamo partiti il 18 agosto per una nuova missione (Paolo è già stato in Africa lo scorso anno, ndr) in Etiopia con la Pastorale Universitaria di Benevento. Un’esperienza straordinaria che tocca il cuore fin dal primo momento in cui metti piede in quella terra… Abbiamo toccato con mano il volto della misericordia: un volto povero, fragile, ma che nonostante la sofferenza ha imparato ad essere forte, duro come roccia e che di fronte a tante piccole problematiche della vita non si arrende, va avanti. Questo è il vero volto dell Africa; quel volto che nonostante continui a soffrire alza lo sguardo, fissa gli occhi nei tuoi e ti dona forza. È come se proprio da quei luoghi di dolore uno sguardo ti dicesse ‘vai avanti non mollare’. Tutto questo accade in un istante: in un sorriso!”
Dalla Diocesi Paolo e Giuseppe hanno portato in Etiopia un bagaglio di speranza, di entusiasmo, ma anche le offerte di chi ha potuto contribuire con doni concreti.
“Quest’anno abbiamo fatto l’esperienza di andare dai Gumuz un una piccola comunità che vive nella foresta di fede animista. Grazie alla conversione al cattolicesimo di un loro giovane, tutta la comunità si sta convertendo. E dopo un anno di catechesi e formazione, a novembre riceveranno il battesimo 250 persone tra bambini, adulti e anziani”.

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Paolo e l’altra giovane missionaria preparano focacce in una delle capanne del villaggio Gumuz

Evento straordinario per la locale diocesi guidata dall’eparca Lesnau Christos Matheus alle prese con una vasta regione da accudire, amare, istruire, sostenere verso la civiltà.
“Alla generosità della parrocchia di Pontelatone – spiega Paolo – che ha raccolto una significativa cifra da donare ai nostri amici africani, si è unita quella del Vescovo, di Don Domenico La Cerra, di Don Alfonso De Balsi che hanno voluto dare una mano ai bambini dell’orfanotrofio diocesano”.
Solo alcuni giorni fa il vescovo Matheus ha incontrato – come lo scorso anno – Mons. Valentino Di Cerbo per un saluto fraterno, per ringraziare della disponibilità, per chiedere preghiera, ma soprattutto per saldare un rapporto di comunione che non teme distanze o differenze culturali, ma affonda il suo valore nella condivisione e nella esperienza della parola di Dio: “tutti coloro che erano diventati credenti stavano insieme e tenevano ogni cosa in comune”.

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